Islamico armato di katana terrorizza il paese, vuole decapitare passanti – VIDEO

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By V maggio 11, 2025 11:28

Islamico armato di katana terrorizza il paese, vuole decapitare passanti – VIDEO

Sant’Andrea di Conza: Tunisino Armato di Katana Semina il Terrore, ma l’Italia Non Può Continuare a Sopportare Criminali Stranieri!

Un altro episodio di violenza scuote il tranquillo comune irpino di Sant’Andrea di Conza, dove un 20enne di origine africana, già noto alle forze dell’ordine, ha terrorizzato i cittadini brandendo una katana artigianale lunga 50 cm. Nella tarda serata di ieri, 10 maggio, il giovane ha tentato di rapinare un uomo che prelevava contanti al bancomat, inseguendolo per le strade del paese e cercando di colpirlo con fendenti, fortunatamente andati a vuoto. Questo ennesimo crimine commesso da uno straniero evidenzia un problema che l’Italia non può più ignorare: l’impossibilità di integrare individui che portano violenza e disprezzo per le nostre leggi, e la necessità di misure drastiche come espulsioni immediate e revoca della cittadinanza per chi delinque.

Un Tentativo di Rapina che Poteva Finire in Tragedia

L’aggressione è avvenuta in pieno centro, sotto gli occhi di una comunità sconvolta. Il 20enne tunisino, dopo aver fallito il colpo al bancomat, ha inseguito la sua vittima per le vie di Sant’Andrea di Conza, brandendo la katana e seminando il panico. Solo la prontezza dei Carabinieri della Compagnia di Sant’Angelo dei Lombardi, allertati dai cittadini, ha evitato il peggio. I militari hanno avviato una caccia all’uomo tra i vicoli e le case abbandonate del paese, riuscendo a individuare il malvivente grazie alla collaborazione dei residenti. Ma il giovane non si è arreso facilmente: ha opposto una violenta resistenza, tentando di colpire i Carabinieri con la katana e sferrando calci, pugni e persino morsi, alcuni dei quali andati a segno.

Dopo un intervento deciso, il 20enne è stato disarmato e arrestato per tentata rapina, resistenza e violenza a pubblico ufficiale. Portato in caserma per gli adempimenti di rito, è stato poi trasferito al carcere di Sant’Angelo dei Lombardi, dove attende il rito direttissimo. I cittadini, sollevati, hanno applaudito i Carabinieri per il loro coraggio e per aver scongiurato una possibile tragedia. Ma questo episodio non può essere liquidato come un caso isolato: è la punta dell’iceberg di un problema ben più profondo.

L’Impossibilità di Integrazione e la Minaccia Straniera

Il 20enne tunisino, pur vivendo in Italia, ha dimostrato un totale disprezzo per le nostre leggi e per la sicurezza dei cittadini. Non è un’eccezione, ma parte di un fenomeno sempre più evidente: l’impossibilità di integrare molti immigrati e loro discendenti, che spesso portano con sé culture e comportamenti incompatibili con i valori italiani. A Torino, i “ragazzi delle torri”, giovani nordafricani di seconda generazione, hanno accoltellato un ragazzo in via Sansovino in una spedizione punitiva. A Treviso, un marocchino armato di coltello ha seminato il panico davanti a un bar. E ora, a Sant’Andrea di Conza, un tunisino terrorizza un intero paese con una katana. Questi non sono episodi isolati, ma sintomi di un’integrazione impossibile, che sta trasformando le nostre città e i nostri paesi in luoghi di paura.

Il tunisino arrestato era già noto alle forze dell’ordine, eppure era ancora libero di agire. Questo evidenzia un fallimento del sistema: perché un individuo con precedenti, chiaramente pericoloso, non era stato espulso? L’Italia non può continuare a essere un rifugio per criminali stranieri che approfittano della nostra accoglienza per poi ripagarla con violenza. La sua origine tunisina non è un dettaglio: il Marocco, ad esempio, rifiuta di riprendersi i propri cittadini criminali, come dimostrato dalla riluttanza a collaborare sui rimpatri, mentre investe 18 milioni di euro per costruire una moschea a Torino. Un doppio gioco che l’Italia non può più tollerare.

Serve una Svolta: Espulsioni e Tolleranza Zero

È ora di dire basta. L’Italia deve adottare una politica di tolleranza zero verso i criminali stranieri, senza eccezioni. L’espulsione immediata deve diventare la norma per chi commette reati, indipendentemente dal fatto che sia di prima o seconda generazione. La cittadinanza italiana, spesso concessa con troppa leggerezza, va revocata a chi dimostra di non meritarla, come già previsto per crimini gravi come il terrorismo. Non si tratta di discriminazione, ma di giustizia: chi non rispetta le nostre leggi e mette in pericolo i cittadini non ha diritto di restare nel nostro Paese.

I Carabinieri di Sant’Angelo dei Lombardi hanno fatto il loro dovere, e la loro attività di controllo nei piccoli centri dell’Alta Irpinia è encomiabile. Ma non possiamo lasciare che siano le forze dell’ordine a gestire da sole un problema che richiede una soluzione politica. Serve una chiusura dei confini, un rafforzamento delle leggi sull’immigrazione e accordi internazionali che obblighino Paesi come la Tunisia a riprendersi i propri cittadini criminali. Non possiamo continuare a rischiare la sicurezza dei nostri cittadini per paura di essere accusati di intolleranza.

Riprendiamoci la Nostra Sicurezza

L’episodio di Sant’Andrea di Conza è un monito: non possiamo permettere che i nostri paesi diventino teatri di violenza a causa di un’immigrazione fuori controllo. I cittadini meritano di vivere in pace, senza temere di essere aggrediti da individui che non hanno alcun rispetto per la nostra società. Basta con il buonismo, basta con l’accoglienza indiscriminata. È tempo di mettere al primo posto la sicurezza degli italiani: espulsioni immediate, revoca della cittadinanza e un messaggio chiaro a chi viene qui per delinquere: in Italia non c’è posto per voi. Riprendiamoci la nostra tranquillità, a partire da Sant’Andrea di Conza!

Islamico armato di katana terrorizza il paese, vuole decapitare passanti – VIDEO ultima modifica: 2025-05-11T11:28:05+00:00 da V
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By V maggio 11, 2025 11:28
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2 Comments

  1. Ul Gigi da Viganell maggio 11, 12:19

    Scusate se vado fuori tema ma ieri notte sui Rai4 è passato uno spot farneticante sulla “vera verità”: il baluba che aveva accoltellato le bambine in Gran Bretagna non era un immigrato come sosteneva la propaganda fascista ma era nato lì, quindi era tutto a posto… come se automaticamente NON avesse commesso il delitto.
    Ma intendono dire che se uno è del luogo allora è innocente?
    E allora vuole dire che sono loro i razzisti, cazzarolo!

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  2. Steobaldo maggio 11, 13:58

    i cittadini rischiano come vittime incolpevoli ma chi ci governa (o dice di farlo) non rischia nulla; intanto hanno la scorta (e fin qui…) e poi laddove avrebbero il dovere di rischiare (a livello penale e/o politico) nei confronti di una certa magistratura (devo dire come la giudico…diciamo: quella che ci meritiamo…mutatis mutandis vedi un po’ cosa ha detto Sheridan o secondo altri Cavanaugh degli indiani…mutatis mutandis, appunto) allora i governanti vanno in punta di forchetta…o in punta di decreto invece di prendere decisioni cazzute e drastiche…mentre i magistrati (quelli vivi) tanti scrupoli non se li fanno… manco fossero vacche sacre

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