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Turisti “Britannici” Accusano la Polizia Italiana di Razzismo: Un’Ipocrisia Inaccettabile!

Due turisti cosiddetti “britannici” hanno avuto l’ardire di accusare la Polizia italiana di razzismo solo perché, durante un controllo di routine su un treno, è stato chiesto loro di mostrare i passaporti. Un episodio che non solo è perfettamente legale, ma che dimostra l’ipocrisia di chi viene in Italia e pretende di dettare legge, insultando chi garantisce la nostra sicurezza!

In Italia, come in molti Paesi europei, è obbligatorio per i cittadini stranieri portare con sé un documento di identità, come il passaporto, e le forze dell’ordine hanno il diritto di richiederlo in qualsiasi momento. Questo non è razzismo, ma semplice applicazione della legge, una misura di sicurezza necessaria in un Paese che affronta sfide come l’immigrazione clandestina e il terrorismo. A Bordeaux, solo ieri, una rissa tra gruppi di immigrati di seconda generazione ha ferito agenti durante un processo: vogliamo che scene del genere si ripetano qui perché non possiamo controllare chi circola?

Questi turisti, invece di rispettare le regole, hanno preferito gridare al razzismo, un’accusa grave e infondata che offende i nostri poliziotti, costretti a lavorare in condizioni spesso difficili per proteggerci tutti – italiani e stranieri. Se non vogliono rispettare le leggi italiane, che tornino a casa loro! L’Italia non è un parco giochi dove si può fare ciò che si vuole. Basta con queste accuse strumentali: la Polizia merita rispetto, non insulti! Tornate nell’isola del woke.

Polizia italiana razzista!!!

Come si è permessa di chiedere il passaporto a due turisti “britannici” a bordo di un treno? pic.twitter.com/vawwm51wwz

— Francesca Totolo (@fratotolo2) May 13, 2025