Sinistra vuole obbligare italiani a dire sì alla cittadinanza facile
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La sinistra e il referendum sulla cittadinanza: un attacco al quorum per la dittatura delle minoranze
La sinistra italiana, in pieno sbando ideologico, ha trovato un nuovo obiettivo: eliminare il quorum dai referendum abrogativi. Lo scopo? Imporre la “dittatura delle minoranze iperattive”, come dimostrato dal dibattito sul referendum dell’8-9 giugno 2025, che propone di dimezzare da 10 a 5 anni la residenza necessaria per la cittadinanza agli immigrati extracomunitari. Una mossa che non solo tradisce il principio di rappresentanza democratica, ma rinnega persino quella “Costituzione più bella del mondo” tanto cara ai dem, che ora sembrano pronti a calpestare pur di raggiungere i loro scopi.
Il quorum, previsto dall’articolo 75 della Costituzione, richiede che almeno il 50% più uno degli aventi diritto voti affinché un referendum abrogativo sia valido. È una garanzia fondamentale: impedisce a una minoranza organizzata di esaltati – spesso professionisti di partito – di imporre i propri capricci a una maggioranza silenziosa. La storia lo dimostra: negli ultimi 30 anni, su dieci referendum con quorum, solo due hanno raggiunto la soglia, nel 1995 e nel 2011, come riporta un’analisi Ipsos del 15 maggio 2025. Gli italiani votano quando ci tengono davvero, come nel 2011 sull’acqua pubblica. Ma oggi, sulla “cittadinanza facile”, la partecipazione langue: la verità è che gli italiani non vogliono andare a votare per regalare la cittadinanza ai “maranza”. E la sinistra lo sa.
Ed è proprio per questo che i dem, spalleggiati da PD, M5S e Alleanza Verdi e Sinistra, vogliono abolire il quorum. Lo ha suggerito anche il dibattito recente, riportato da Ipsos, sull’idea di calcolarlo non sugli aventi diritto, ma sui votanti delle ultime politiche. Un trucco per far passare una riforma invisa alla maggioranza, dando potere a una minoranza iperattiva che non rappresenta il Paese reale. Non è un caso che questa proposta emerga proprio ora, con un referendum che potrebbe aprire le porte a milioni di nuovi cittadini, stravolgendo l’identità italiana. La sinistra, incapace di vincere con il consenso, punta a cambiare le regole del gioco, fregandosene della democrazia.
Questa non è difesa dei diritti, è un colpo di mano. Eliminare il quorum significa permettere a una sparuta minoranza di decidere per tutti, trasformando i referendum in uno strumento di potere per i partiti, non per il popolo. Se gli italiani non votano, è perché non vogliono svendere la cittadinanza, non perché sono disinteressati. La sinistra, invece di ascoltare, preferisce imporre. È la dittatura delle minoranze, un tradimento della Costituzione e della volontà popolare.
Non possiamo permetterlo: il quorum è l’ultimo baluardo contro i capricci di chi ha perso il contatto con la realtà. Fortunatamente non avranno mai la maggioranza per cambiare la Costituzione. Che, semmai, va cambiata in senso nazionalista e identitario.
Mah, a me preoccupa la deriva “politicamente e sessualmente indefinibile” messa in atto da Mediaset: Silvio Berlusconi – sia lodato il Suo Nome, sempre sia lodato – aveva le idee chiare, i suoi eredi invece no e ci propinano messaggi subliminali con Striscia e con le soap turche… cosa cazzo c’entra adesso la Turchia, se non fosse che la loro visione dell’islam coincide con quella degli intello’ pidioti?
Perchè si sputtana ogni giorno Vannacci dipingendolo per frocio?
E perchè in questo caso i pidioti non insorgono sostenendo che la tv lava il cervello alla gente?