Ivrea, ragazzina di 16 anni picchiata e violentata da tunisino ospite centro accoglienza

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By V maggio 20, 2025 15:29

Ivrea, ragazzina di 16 anni picchiata e violentata da tunisino ospite centro accoglienza

Ivrea sotto choc: ragazza di 16 anni drogata, picchiata e violentata in un parcheggio da un 18enne tunisino. L’immigrazione incontrollata semina terrore

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Un altro orrore che scuote l’Italia: la Legge Zampa e l’accoglienza sconsiderata trasformano le nostre città in zone di guerra

Ivrea, una tranquilla città piemontese, è sprofondata nell’incubo. Una ragazza di appena 16 anni è stata drogata, brutalmente picchiata e violentata in un parcheggio da un 18enne tunisino, ospite di un centro per minori stranieri non accompagnati. L’ennesimo episodio di una cronaca nera che, giorno dopo giorno, vede protagonisti giovani immigrati, spesso criminali incalliti, protetti da un sistema di accoglienza folle e da una Legge Zampa che è un vero e proprio schiaffo alla sicurezza degli italiani. Questo non è un caso isolato: è il risultato di un’immigrazione incontrollata che sta trasformando le nostre strade in campi di battaglia.

L’orrore di Ivrea: una ragazza distrutta

I fatti, riportati da fonti locali e rilanciati su X, sono agghiaccianti. La giovane, una studentessa di 16 anni, si trovava in un parcheggio di Ivrea quando è stata avvicinata dal suo aguzzino, un 18enne tunisino accolto in una struttura per minori non accompagnati. Secondo le ricostruzioni, il ragazzo l’ha drogata, rendendola incapace di difendersi, per poi picchiarla selvaggiamente e violentarla. La vittima, sotto choc e con gravi traumi fisici e psicologici, è stata soccorsa e portata in ospedale, ma il danno è irreparabile. Il responsabile, fermato dalle autorità, era già noto per comportamenti problematici, eppure circolava liberamente, protetto da un sistema che mette i diritti dei delinquenti sopra quelli dei cittadini.

Questo orrore non è solo un crimine: è il simbolo di un’Italia che ha perso il controllo, dove le nostre figlie non sono più al sicuro, dove ogni parcheggio, ogni strada, può diventare il teatro di una violenza brutale. E il responsabile non è solo l’autore materiale, ma un’intera filiera di complicità: dalle politiche migratorie scellerate alla Legge Zampa, che garantisce impunità a chi semina terrore.

Legge Zampa: il lasciapassare per i criminali

La Legge Zampa, varata nel 2017 da un governo cieco e ideologizzato, è la chiave di questo disastro. Pensata per “proteggere” i minori stranieri non accompagnati, si è trasformata in un’arma nelle mani di delinquenti. Permette a giovani, spesso maggiorenni, di autoproclamarsi minori senza verifiche efficaci, garantendo loro vitto, alloggio e tutele legali anche quando commettono reati gravi. A Ivrea, come a Modena, dove una 65enne è stata violentata da un 17enne tunisino, o a Palermo, dove una studentessa Erasmus è stata stuprata da un 20enne tunisino, il copione è lo stesso: giovani immigrati, spesso con precedenti, sfruttano le maglie larghe della Zampa per agire indisturbati.
Le verifiche dell’età? Una farsa. Gli esami auxologici sono lenti, imprecisi, e la legge impone di considerare minorenne chiunque lo dichiari, anche se palesemente adulto. Risultato: criminali incalliti, in fuga dai loro Paesi, si mescolano ai veri minori, trasformando i centri di accoglienza in basi operative per rapine, spaccio e violenze. E quando vengono fermati, la Zampa li protegge, vietando l’espulsione e offrendo percorsi di “reinserimento” che sono un insulto alle vittime.

Un costo umano ed economico insostenibile

L’accoglienza di questi “minori” è un salasso per gli italiani. Ogni ragazzo costa dai 70 ai 100 euro al giorno, milioni di euro l’anno spesi per mantenere strutture che, come a Ivrea, non controllano né educano, ma fungono da dormitori per delinquenti. Le cooperative che gestiscono i centri, veri e propri imperi economici, lucrano su ogni “ospite”, senza garantire sicurezza. I controlli sono inesistenti: i rientri non autorizzati, le condotte devianti, i segnali di pericolo vengono ignorati, lasciando soggetti pericolosi liberi di colpire. E quando lo fanno, come nel caso di Ivrea, le vittime pagano il prezzo più alto, mentre i responsabili godono di tutele e avvocati pagati dallo Stato.

Immigrazione incontrollata: un’invasione criminale

Basta giri di parole: l’immigrazione incontrollata, in particolare da Paesi come la Tunisia, è una piaga che sta distruggendo l’Italia. Le parole dell’assessora modenese Camporota, “Sono arrivati molti delinquenti dalla Tunisia”, valgono anche per Ivrea. Rapine, spaccio, stupri: i giovani tunisini, spesso appena sbarcati, sono i protagonisti di una cronaca nera che non dà tregua. E il governo, ostaggio di un’ideologia globalista, tace, lasciando i Comuni a gestire un’emergenza che è ormai un’occupazione. I centri di accoglienza, come quello che ospitava l’aggressore di Ivrea, sono bombe a orologeria, pronti a esplodere in qualsiasi momento.

Basta con la complicità: abrogare la Zampa, chiudere i centri

È ora di dire basta. La Legge Zampa va abrogata immediatamente: è una legge criminale che arma i delinquenti e disarmare gli italiani. Servono misure draconiane: verifica obbligatoria dell’età con test immediati, espulsione automatica per chi commette reati, chiusura dei centri di accoglienza che non garantiscono sicurezza. La Tunisia deve essere costretta a riprendersi i suoi cittadini, con accordi bilaterali che non lascino scampo. E le cooperative dell’accoglienza, che prosperano sul caos, vanno smantellate senza pietà.

Ivrea piange la sua giovane vittima, ma il suo grido deve svegliare l’Italia. Non possiamo più tollerare che le nostre città diventino terreno di caccia per predatori stranieri. L’immigrazione incontrollata non è solidarietà: è un’invasione che porta violenza, paura e morte. Se non agiamo ora, altre ragazze, altre donne, pagheranno il prezzo di questa follia. Abrogare la Zampa, fermare gli sbarchi, proteggere gli italiani: non è un’opzione, è un dovere.

Ivrea, ragazzina di 16 anni picchiata e violentata da tunisino ospite centro accoglienza ultima modifica: 2025-05-20T15:29:51+00:00 da V
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By V maggio 20, 2025 15:29
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  1. S.C. maggio 20, 15:36

    Lo dico sempre non dar confidenza al baluba e tenerlo il più lontano possibile.

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