Immigrati musulmani vogliono l’emirato islamico in Italia
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Allarme a Palermo: Terroristi Islamici Sognano la Conquista della Sicilia, Italia a Rischio se Non Azzeriamo l’Immigrazione Musulmana!
Un grido di guerra risuona nelle strade di Palermo: terroristi islamici, infiltrati in Sicilia, proclamano con arroganza “La Sicilia sarà nostra!” Un’inchiesta choc della Procura di Palermo ha smascherato una rete jihadista che utilizzava gommoni veloci per trasportare estremisti dalla Tunisia alla Sicilia, mescolandoli a immigrati clandestini. Questa non è fantasia, ma una minaccia reale che si sta radicando nel nostro Paese, alimentata dall’immigrazione musulmana regolare che, come in Francia, sta aprendo le porte al fondamentalismo islamico. Se non azzeriamo l’immigrazione musulmana regolare, la Sicilia e tutta l’Italia cadranno sotto il giogo della Sharia!
Italia, svegliati! La Francia è già in ginocchio per l’immigrazione regolare di massa, con i Fratelli Musulmani che controllano moschee e scuole grazie ai ricongiungimenti familiari. Palermo è solo l’inizio: senza un blocco totale dell’immigrazione musulmana regolare, i terroristi realizzeranno il loro sogno di conquistare la Sicilia e l’Italia, imponendo la Sharia e distruggendo la nostra identità cristiana!
Palermo: il piano jihadista svelato
Le indagini della Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo, guidate dai pm Gery Ferrara e Claudia Ferrari, hanno smantellato una rete criminale che rappresenta una “minaccia concreta alla sicurezza nazionale”. Grazie alla collaborazione di un pentito jihadista, Arb Ben Said, arrestato a Genova, è emerso un sistema di trasporto di terroristi su gommoni da 250 cavalli, capaci di attraversare il Mediterraneo in meno di quattro ore. Questi “mujaheddin virtuali” usavano i social network per diffondere propaganda dello Stato Islamico, con immagini di combattenti e inviti alla jihad, come quelli pubblicati dal tunisino Khaled Ounich: “Il mio turismo è la jihad in nome di Dio”. I jihadisti, pagando fino a 10.000 dinari tunisini, approdavano segretamente tra Marsala e Mazara del Vallo, portando con sé il sogno di trasformare la Sicilia in una roccaforte islamica.
La lezione della Francia: l’immigrazione regolare come cavallo di Troia
La Francia è il monito che non possiamo ignorare. Un rapporto segreto del governo ha rivelato come i Fratelli Musulmani abbiano infiltrato istituzioni e politica grazie a decenni di immigrazione regolare di massa, soprattutto attraverso i ricongiungimenti familiari. Con 139 moschee e scuole private finanziate da Qatar e Kuwait, circa 1000 affiliati radicali gestiscono una rete che educa i giovani alla Sharia e recluta estremisti. Il ministro dell’Interno Bruno Retailleau ha definito questo un “pericolo più grande del terrorismo”, perché agisce in modo subdolo, sfruttando il vittimismo e l’accusa di islamofobia per avanzare. Questo disastro è nato da politiche migratorie permissive: l’Italia rischia lo stesso destino se non chiudiamo i confini ora!
La Sicilia: un passato che torna a perseguitarci
La storia ci insegna cosa significa cadere sotto il dominio islamico. Nell’831, Palermo fu conquistata dagli arabi dopo un assedio devastante: dei 70.000 abitanti, solo 3.000 sopravvissero, e la città fu trasformata in una capitale islamica con 300 moschee. I cristiani furono costretti a pagare la jizya, una tassa umiliante, e a vivere come cittadini di seconda classe, con divieti come quello di costruire nuove chiese o portare armi. Questa sottomissione durò fino alla riconquista normanna del 1072, che cancellò l’Islam dall’isola. Oggi, i terroristi che gridano “La Sicilia sarà nostra” vogliono riportarci a quel passato oscuro, e l’immigrazione musulmana regolare è il loro strumento per riuscirci.
L’immigrazione regolare: la chiave della conquista islamica
Non sono solo i barconi clandestini a preoccupare: è l’immigrazione regolare, con i ricongiungimenti familiari, che sta cambiando il volto dell’Italia. Come in Francia, ogni immigrato regolare può portare familiari che spesso non hanno intenzione di integrarsi, ma di imporre la propria cultura. Questo crea enclavi islamiche dove la Sharia prende piede, come dimostrano i casi di Palermo, dove i jihadisti si mescolano agli immigrati, e di altre città italiane. Secondo stime, nel 2016 i musulmani in Italia erano circa 1,4 milioni, il 2,34% della popolazione, in gran parte immigrati regolari. Oggi sono già il doppio. Senza un blocco immediato, questo numero si moltiplicherà, dando ai musulmani il terreno fertile per realizzare il loro sogno di conquista.
Segnali di islamizzazione: l’Italia già sotto attacco
La marea islamista sta già lambendo l’Italia, e i segnali sono inequivocabili. Ecco alcuni episodi recenti che devono suonare come un allarme:
- Palermo: jihadisti trasportati in Sicilia con gommoni veloci, con propaganda sui social che inneggia alla conquista islamica.
- Sesto San Giovanni: bambini portati in moschea per lezioni islamiche, con blasfemie su Maria e discorsi sulla jihad.
- Susegana (Treviso): alunni costretti a inginocchiarsi verso la Mecca durante una gita in moschea.
- Crema: lezioni di Corano in classe, senza contraddittorio.
- Pioltello: scuole chiuse per il Ramadan, un cedimento alle pressioni islamiche.
- Soresina: divieto di merenda durante il Ramadan per “rispetto” ai musulmani.
- Abbiategrasso: corsi per insegnare il velo islamico, simbolo di oppressione.
Un ultimatum per salvare l’Italia
La profezia dei terroristi islamici a Palermo – “La Sicilia sarà nostra” – si avvererà se non agiamo con decisione. L’immigrazione musulmana regolare, con i ricongiungimenti familiari come arma principale, sta aprendo la strada a un’invasione culturale che minaccia di trasformare l’Italia in una terra islamica. Dobbiamo azzerare l’immigrazione musulmana regolare, bloccare i ricongiungimenti familiari, controllare rigorosamente moschee e associazioni islamiche, e rafforzare le leggi antiterrorismo. La nostra identità cristiana, i nostri valori e la nostra sicurezza sono in pericolo.
Non possiamo permettere che l’Italia diventi una nuova Francia o, peggio, una Sicilia islamica. avverte. È ora di dire basta e difendere il nostro Paese prima che i musulmani realizzino il loro sogno!
E le 70 vergini per cappella se le sono dimenticate?
I baluba non le vogliono più?
Probabilmente qualcuno salito nel paradiso di Allah si è trovato con le 70 ex vergini che le aveva trombate il profeta. Così hanno lasciato perdere il bonus.