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Milano capitale dei maranza: stuprano, uccidono, strangolano e si schiantano con gli scooter

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By V maggio 21, 2025 12:56

Milano capitale dei maranza: stuprano, uccidono, strangolano e si schiantano con gli scooter

Milano, Capitale del Caos: I Maranza Seminano Violenza e Morte – Integrazione Impossibile!

Milano è oggi prigioniera di un’ondata di violenza senza precedenti, alimentata da un’immigrazione fuori controllo e da un’integrazione che si rivela ogni giorno più utopica. La città è ostaggio dei “maranza”, giovani spesso di seconda generazione, prevalentemente nordafricani, che seminano terrore con rapine, accoltellamenti, stupri e omicidi. Gli episodi si susseguono senza sosta, trasformando le strade milanesi in un campo di battaglia dove anziani, donne, adolescenti e persino animali sono vittime di una barbarie incontrollata.

Una scia di sangue e terrore

La cronaca recente dipinge un quadro spaventoso. La notte tra il 20 e il 21 maggio 2025, Mahmoud Mohamed, 21enne di origine nordafricana, è morto mentre fuggiva dalla polizia, in un episodio che ha scatenato un assalto di islamici a un ospedale, con grida di vendetta. Non è un caso isolato: il questore Bruno Megale descrive i maranza come “giovani stranieri dediti a reati di strada” come rapine, furti e borseggi, spesso armati di coltelli e spray urticanti.

Il 17 maggio, un 27enne immigrato ha accoltellato un tredicenne e ucciso il suo cane in via Vittorio Veneto, un atto di ferocia che ha sconvolto la città. Pochi giorni prima, un ragazzo, forse egiziano, è stato accoltellato al petto, mentre i cani diventano bersagli delle faide tra bande. La violenza colpisce anche gli anziani: un 75enne è stato strangolato e ferito gravemente in pieno giorno da immigrati mascherati, mentre Emma Teresa Meneghetti, 82enne del quartiere Vigentino, è stata strangolata e uccisa da un 15enne dominicano nella sua abitazione.

La città sotto assedio

I maranza non si limitano a delinquere: sfidano apertamente le istituzioni. L’11 maggio, un video scioccante ha mostrato i loro “boss” riunirsi, minacciando di “sgozzare italiani” e schernendo le ronde di cittadini esasperati, come quelle del gruppo Articolo 52, che tentano di ristabilire l’ordine nelle periferie. La linea verde della metropolitana è stata bloccata per 20 minuti da una baby gang che ha azionato la leva d’emergenza, lasciando i passeggeri al buio. Nelle moschee abusive, si predicherebbe la “caduta dell’Italia”, con proclami che evocano quartieri trasformati in enclave estranee alla città.

La situazione è fuori controllo. Le periferie, da Vimercate a Rozzano, sono teatri di rapine violente, con i “maranza di provincia” che accerchiano e aggrediscono coetanei. Piazza Duomo, cuore di Milano, è stata scenario di aggressioni sessuali collettive a Capodanno, con giovani donne, spesso turiste, molestate da gruppi di nordafricani. La “danza del coltello”, un rituale macabro diffuso sui social, è il simbolo di una cultura della violenza che si autoalimenta su TikTok, dove i maranza ostentano pistole, accoltellamenti e bravate.

Integrazione impossibile, città in ostaggio

Il fenomeno maranza non è solo criminalità: è il sintomo di un’integrazione impossibile. Molti di questi giovani, italiani di seconda generazione o minori non accompagnati, vivono in contesti di degrado, con famiglie disgregate e dispersione scolastica. Nel 2023, Milano contava 1.300 minori stranieri non accompagnati, il doppio rispetto all’anno precedente. Ciro Cascone, ex procuratore del Tribunale dei Minori, spiega che questi ragazzi “rubano per gusto, aggrediscono per uno sguardo sgradito”, mossi da un nichilismo amplificato da TikTok.

La risposta istituzionale appare inadeguata. La sinistra, accusata di giustificare i maranza in nome del “disagio sociale”, tace di fronte alle minacce contro gli italiani. La destra cavalca l’esasperazione, ma le ronde fai-da-te, come quelle di Articolo 52, rischiano di alimentare una spirale di conflitto. Il questore Megale è netto: “Nessuna forma di violenza privata è tollerabile”. Eppure, il senso di abbandono spinge i cittadini a organizzarsi, come a Monza, dove si propongono “gruppi di vigilanza” contro le bande.

Abrogare i ricongiungimenti familiari: l’unico antidoto

Milano è a un bivio. La città non può restare ostaggio di chi la trasforma in una giungla senza regole, dove anziani vengono strangolati, adolescenti accoltellati e donne molestate in pieno centro. La narrazione dell’integrazione come soluzione si scontra con una realtà di sangue e caos. L’unico antidoto alla violenza dei maranza, figli di un’immigrazione di massa, è abrogare i ricongiungimenti familiari, che alimentano l’arrivo di nuove generazioni disadattate, prive di legami con i valori italiani. Solo fermando questo flusso e adottando misure drastiche – espulsioni per i delinquenti, chiusura delle moschee abusive e contrasto alla cultura della violenza sui social – si potrà restituire sicurezza ai milanesi. È ora di agire: Milano non può soccombere.

Milano capitale dei maranza: stuprano, uccidono, strangolano e si schiantano con gli scooter ultima modifica: 2025-05-21T12:56:01+00:00 da V
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By V maggio 21, 2025 12:56
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2 Comments

  1. xx maggio 21, 13:04

    Ma avete visto i dati sugli sbarchi di questo mese? Un governo vergognoso…

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    • S.C. maggio 21, 16:16

      Si dopo la campagna elettorale della culona che prometteva di fermare gli sbarchi, ecco il risultato. Fanno schifo.

      Reply to this comment
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