Cisint chude la prima moschea abusiva: cento islamici sgomberati

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By V maggio 22, 2025 21:39

Cisint chude la prima moschea abusiva: cento islamici sgomberati






Emergenza a San Donà: Moschea Abusiva Chiusa, ma l’Islamizzazione Minaccia l’Italia!


Emergenza a San Donà: Moschea Abusiva Chiusa, ma l’Islamizzazione Minaccia l’Italia!

Un sospiro di sollievo a San Donà di Piave, ma l’allarme resta altissimo: il sindaco Alberto Teso ha revocato l’agibilità al centro islamico abusivo di via Monte Popera, una ex sala biliardi trasformata in moschea dall’associazione “Arrahma”. Grazie alla segnalazione dell’europarlamentare della Lega Anna Maria Cisint e all’azione dei cittadini, i sopralluoghi della Polizia Locale hanno smascherato un’attività illegale: centinaia di musulmani si riunivano in un edificio privo di autorizzazioni per un luogo di culto, in violazione della destinazione urbanistica commerciale. Questo è solo un tassello di una invasione islamica che sta travolgendo l’Italia, alimentata dall’immigrazione musulmana regolare. Se non chiudiamo i confini e non intensifichiamo i controlli, moschee abusive sorgeranno ovunque, imponendo la Sharia e cancellando la nostra identità cristiana!

Italia, agisci ora! La Francia è già collassata sotto l’immigrazione regolare musulmana, con enclavi islamiche che dettano legge. San Donà è solo l’inizio: senza azzerare l’immigrazione musulmana regolare e smantellare le moschee abusive, le nostre città diventeranno roccaforti della Sharia, e la nostra cultura cristiana sarà annientata!

San Donà: una vittoria contro l’illegalità islamica

Il centro islamico di via Monte Popera, spacciato come “centro culturale” tramite una semplice Scia, è stato smascherato come una moschea abusiva. Tra aprile e maggio, i vigili hanno trovato per cinque volte circa cento musulmani riuniti in preghiera, un’attività incompatibile con la destinazione commerciale dell’edificio. Il sindaco Teso ha agito obbligato dalla richiesta di Cisint, revocando l’agibilità e chiarendo che “la legge va rispettata”. L’associazione “Arrahma” è stata invitata a limitarsi a funzioni culturali, ma il sospetto è che dietro questa facciata si nasconda un piano per consolidare la presenza islamica. Grazie all’eurodeputata Anna Maria Cisint, arrivata a San Donà su invito dell’associazione “Arch+art”, e alle segnalazioni dei cittadini, questo abuso è stato fermato. Ma quante altre moschee abusive operano indisturbate in Italia?

Troppe.

La rete delle chiese: un piano per profanare la nostra fede

Un’ombra inquietante si staglia sull’Italia: una rete islamica, con fondi opachi da paesi come Qatar o Kuwait, starebbe puntando a comprare chiese cristiane, simboli della nostra identità, per trasformarle in moschee. A San Donà, l’uso di un ex edificio commerciale come luogo di culto è un precedente allarmante. Simili strategie, già viste a Paderno Dugnano, mirano a cancellare il nostro patrimonio spirituale, sostituendo croci con minareti. Questa profanazione è un attacco diretto alla nostra fede cristiana: se non fermiamo questa rete, le nostre chiese diventeranno avamposti della Sharia, e l’Italia perderà la sua anima!

La Francia ci avverte: l’immigrazione regolare è la chiave

Il caso di San Donà richiama il dramma della Francia, dove un rapporto governativo ha svelato come i Fratelli Musulmani abbiano sfruttato l’immigrazione regolare di massa, in particolare i ricongiungimenti familiari, per controllare 139 moschee e scuole private. Circa 1000 estremisti indottrinano i giovani alla Sharia, minacciando la cultura francese. Il ministro dell’Interno francese ha definito questo un “pericolo più grave del terrorismo”, perché agisce in modo subdolo, usando il vittimismo per zittire le critiche. L’Italia sta seguendo lo stesso copione: l’immigrazione regolare musulmana, se non bloccata, trasformerà San Donà e altre città in enclavi islamiche.

La complicità del silenzio: un passato di lassismo

Come denuncia Alessandro Meneguz, capogruppo della Lega, “in Italia alcune comunità islamiche agiscono fuori dalle regole, con la complicità di chi ignora il problema per ideologia”. Il centro di San Donà era già stato controllato lo scorso anno, ma senza conseguenze, lasciando che l’illegalità continuasse. Questo lassismo, tipico di un passato di “due pesi e due misure”, ha permesso a moschee abusive di proliferare. La Lega, con Cisint e Meneguz, ha invertito la rotta, dimostrando che la legalità non fa sconti. Ma il pericolo resta: senza un’azione decisa, l’islamizzazione avanzerà sotto la copertura di “centri culturali” che sono, di fatto, moschee abusive.

Segnali di islamizzazione: l’Italia sotto assedio

L’islamizzazione galoppante sta invadendo l’Italia, e San Donà è solo l’ultimo fronte. Ecco altri episodi che devono allarmarci:

  • San Donà: moschea abusiva chiusa dopo segnalazioni di cittadini e intervento di Anna Maria Cisint.
  • Paternò: immigrato musulmano molesta ragazzine e una madre, rischiando il linciaggio.
  • Roma: immigrato musulmano minaccia morte e molesta bambini, insultando l’Italia.
  • Palermo: jihadisti proclamano “La Sicilia sarà nostra”.
  • Paderno Dugnano: rete islamica acquista immobili per diffondere la Sharia.
  • Sesto San Giovanni: bambini in moschea per lezioni sulla jihad.
  • Pioltello: scuole chiuse per il Ramadan.

Un ultimatum per salvare l’Italia

La chiusura della moschea abusiva di San Donà è una vittoria, ma l’invasione islamica continua a minacciare l’Italia. Le comunità islamiche, sfruttando l’immigrazione musulmana regolare e i ricongiungimenti familiari, creano enclavi che aggirano le leggi e impongono la Sharia. Dobbiamo azzerare l’immigrazione regolare, bloccare i ricongiungimenti familiari, smantellare tutte le moschee abusive e controllare associazioni islamiche. I cittadini devono continuare a segnalare a figure come Anna Maria Cisint ogni attività sospetta. La nostra identità cristiana, le nostre leggi e la sicurezza dei nostri quartieri sono in pericolo. “Non permetteremo che l’Italia diventi un califfato,” tuona la Lega. È ora di agire per difendere il nostro Paese prima che la Sharia ci travolga!


Cisint chude la prima moschea abusiva: cento islamici sgomberati ultima modifica: 2025-05-22T21:39:38+00:00 da V
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By V maggio 22, 2025 21:39
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1 Comment

  1. Ul Gigi da Viganell maggio 22, 22:21

    Era ora ma mi raccomando: ripulite per bene i locali sennò puzzeranno di baluba in eterno…

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