Il centro di Bolzano è diventato un campo di battaglia, devastato da due violente risse scoppiate nel weekend del 24-25 maggio 2025. I responsabili? Un branco di stranieri, ospiti dei cosiddetti Centri Emergenza Freddo, tutti titolari di protezione internazionale, ma con un curriculum di precedenti penali che grida vendetta. Questi episodi non sono incidenti isolati: sono la prova schiacciante che il sistema dell’accoglienza italiano, un mostro burocratico che culla 200mila scrocconi stranieri, è una fabbrica di criminalità che alimenta spaccio, stupri e delinquenza nelle nostre città.

Risse armate nel cuore della città

La prima rissa è esplosa alle 2:30 di sabato in Piazza Domenicani, dove due fratelli marocchini di 31 e 28 anni, già noti per arresti precedenti, si sono affrontati con cocci di bottiglia, uno spray urticante e persino una replica di machete. Uno dei due, non contento, ha sferrato una testata a un agente durante l’arresto. Entrambi sono finiti in cella per resistenza, violenza a pubblico ufficiale e rissa aggravata. Ma la vergogna non finisce qui: la notte successiva, in via Museo, un altro gruppo di sei stranieri, tra cui due marocchini 38enni e quattro giovani, tutti con precedenti e in parte ospitati dai centri di accoglienza, ha seminato il panico brandendo bottiglie rotte e un attrezzo da arti marziali scambiato per un machete. Denunciati a piede libero, pronti a colpire ancora.

Un sistema che protegge i criminali

Chi sono questi individui? Non profughi in fuga dalla guerra, ma parassiti che, grazie alla “protezione internazionale”, vivono a spese dei contribuenti italiani nei centri di accoglienza, per poi ripagare l’ospitalità con violenza, spaccio e terrore. Le risse, alimentate da alcol e droga, sono il frutto marcio di un sistema dell’accoglienza che ospita circa 200mila stranieri, molti dei quali con storie di reati alle spalle. Invece di espellerli, li coccoliamo, li manteniamo, e li lasciamo liberi di trasformare le nostre piazze in zone franche del crimine. Bolzano è solo l’ultima vittima di questa follia: da Milano a Napoli, i centri sono covi di criminali che spacciano, stuprano e aggrediscono, certi dell’impunità.

La complicità di un’ideologia suicida

Il sistema dell’accoglienza è un tradimento. Politici buonisti e associazioni che lucrano sull’immigrazione continuano a difendere un modello che mette a rischio la vita degli italiani. I Centri Emergenza Freddo, pensati come rifugi temporaneo, sono bombe a orologeria, pieni di individui che non hanno alcun rispetto per le nostre leggi o la nostra gente. Le forze dell’ordine, costrette a intervenire in contesti sempre più pericolosi, sono lasciate sole, mentre i responsabili delle risse, anche quando identificati, spesso tornano in strada grazie a un sistema giudiziario molle e compiacente. È una vergogna nazionale.

Chiudere i centri, espellere i delinquenti

Basta! È ora di smantellare questo sistema marcio. I centri di accoglienza devono essere chiusi, i 200mila ospiti passati al setaccio: chi delinque, chi spaccia, chi non si integra, va espulso senza se e senza ma. Non possiamo permettere che le nostre città diventino giungle dove cittadini onesti vivono nella paura. Bolzano merita sicurezza, non machete e testate agli agenti. È tempo di dire no a un’accoglienza che accoglie solo criminali, e sì a un’Italia che protegge i suoi figli. Svegliatevi, prima che il prossimo machete colpisca ancora.