La città è sotto shock dopo un fine settimana di violenza incontrollata, culminato in un episodio agghiacciante a Villa Flora sabato 24 maggio 2025. Una ragazza è stata aggredita da un giovane, descritto come ubriaco e, secondo testimoni, di origine nordafricana. Questo ennesimo atto di barbarie non è un caso isolato, ma il sintomo di un’immigrazione fuori controllo che sta trasformando le nostre strade in campi di battaglia, mettendo a rischio la sicurezza dei cittadini.
Un’aggressione da brividi
Nel cuore di Villa Flora, un giovane nordafricano, visibilmente alterato, ha aggredito una ragazza in un clima di terrore. Un passante, insieme a un gruppo di amici, ha tentato di fermarlo, ma l’aggressore, con atteggiamento di sfida, ha ripetutamente portato la mano alla tasca, facendo temere che fosse armato. Nonostante l’allerta alle forze dell’ordine, l’uomo è riuscito a riavvicinarsi alla vittima, convincendola a salire in macchina con lui e fuggendo. Solo grazie alla prontezza dei presenti, che hanno fornito ai Carabinieri la targa del veicolo, si spera di rintracciarlo. Ma il danno è fatto: una giovane donna traumatizzata, una città in preda alla paura.
Un weekend di sangue
Non è stato un episodio isolato. Sempre sabato, nei pressi dell’ex stadio Romagnoli, un uomo di 40 anni è finito in ospedale dopo essere stato aggredito da un gruppo di giovani, che lo hanno pestato senza motivo apparente dopo che aveva cercato di difendere un altro ragazzo. Poche ore dopo, nel centro cittadino, il titolare di un locale è stato colpito da un tunisino, furioso per il rifiuto di servirgli da bere. Tre episodi in una sola notte, accomunati da una violenza gratuita e da un preoccupante coinvolgimento di immigrati, spesso con precedenti penali o atteggiamenti di sfida verso le leggi italiane.
L’immigrazione come minaccia
Questi fatti non possono essere ignorati: l’immigrazione incontrollata sta alimentando un’escalation di violenza che strangola le nostre città. Individui come l’aggressore di Villa Flora, spesso privi di documenti o con storie di reati alle spalle, si muovono indisturbati, certi dell’impunità. Le politiche lassiste, che permettono a persone senza radici o rispetto per la nostra cultura di vagare liberamente, sono una condanna per i cittadini onesti. Non si tratta di razzismo, ma di sopravvivenza: chi arriva deve integrarsi o andarsene. Invece, assistiamo a un’ondata di aggressioni, stupri e rapine, spesso perpetrate da chi non ha nulla da perdere.
Basta buonismo, serve azione
Le forze dell’ordine, nonostante gli sforzi, sono sopraffatte. Le telecamere di sorveglianza e le testimonianze non bastano se il sistema giudiziario rimette in libertà i responsabili o se le espulsioni restano sulla carta. La città chiede sicurezza, non promesse vuote. È ora di chiudere i confini, rafforzare i rimpatri e punire severamente chi delinque. Villa Flora non può diventare il simbolo di un’Italia allo sbando. I cittadini meritano di vivere senza paura, non di essere ostaggi di un’immigrazione selvaggia che minaccia il nostro futuro. Svegliamoci, prima che sia troppo tardi.
Basterebbe semplicemente applicare quella legge che dice “Se non hai documenti con te allora qui non entri” che vale per noi fessi bianchi ma mai per i baluba…