Torino, invasione afroislamica: due 25enni e un carabiniere pestati, lo Stato dov’è?

Torino, 27 maggio 2025 – È un’indecenza che grida vendetta: a San Salvario, due ragazzi di 25 anni sono stati aggrediti, picchiati e rapinati da una gang di 15 nordafricani clandestini, imbottiti di cocaina e alcol. Non contenti, questi delinquenti hanno pestato anche un carabiniere, mandandolo in ospedale. Ma la vera vergogna è che lo Stato, invece di difendere i suoi cittadini dall’invasione afroislamica, lascia liberi i criminali: i due arrestati, un marocchino e un tunisino di 19 anni, sono stati rilasciati con il solo obbligo di firma. Dove siamo arrivati?

Un’aggressione brutale

La notte di sabato scorso, come riportato da *La Stampa*, due 25enni sardi sono stati accerchiati in via Belfiore da 15 nordafricani che, con una scusa, li hanno insultati, picchiati e derubati di un iPhone 13. Un’ora dopo, quando un carabiniere ha cercato di fermare uno dei rapinatori, altri sei del branco lo hanno aggredito, torcendogli un braccio e mandandolo in ospedale con 5 giorni di prognosi. I due arrestati, un marocchino e un tunisino, hanno 10 precedenti in due: il primo deve scontare due anni e quattro mesi per furti, il secondo ha ricevuto 4 ordini di espulsione nel 2024, tutti ignorati. Eppure, sono già liberi!

Lo Stato dov’è?

Cosa fa lo Stato per difendere i cittadini dall’invasione afroislamica? A Torino, i “maranza” nordafricani rapinano e aggrediscono; a Trebisacce, un magrebino ha violentato una 64enne; a Bolzano, due fratelli marocchini hanno scatenato una rissa con machete. Il 25% dei pazienti psichiatrici nelle Rems è straniero, e gli immigrati, l’8% della popolazione, commettono il 41% delle violenze sessuali. La sinistra giustifica questi teppisti. Invece: azzerare l’immigrazione non europea, abrogare i ricongiungimenti familiari e tornare allo ius sanguinis.