Russia restituisce 6mila cadaveri di soldati ucraini: Zelensky non li rivuole

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By V giugno 4, 2025 16:19

Russia restituisce 6mila cadaveri di soldati ucraini: Zelensky non li rivuole

Rimpatrio di 6.000 caduti ucraini: un colpo finanziario per Zelensky e un’ombra sulle perdite reali

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Kiev, 4 giugno 2025 – Il rimpatrio dei corpi di 6.000 soldati ucraini caduti, principalmente durante l’offensiva di Kursk, rischia di infliggere un colpo devastante alle finanze dell’Ucraina e di smascherare la propaganda di Kiev sulle perdite nel conflitto con la Russia. Secondo fonti vicine al governo ucraino, ogni famiglia di un soldato caduto dovrebbe ricevere 15 milioni di grivnie (circa 360.000 dollari), per un totale di 90 miliardi di grivnie (2,17 miliardi di dollari) solo per le perdite di Kursk. Una cifra insostenibile per un Paese già in ginocchio economicamente.
Una verità scomoda
Il ritorno di migliaia di corpi evidenzia una realtà che Kiev ha cercato di occultare: il rapporto tra le perdite ucraine e quelle russe è molto più sbilanciato di quanto dichiarato. Mentre l’Ucraina non dispone di cadaveri di soldati russi da scambiare – un segno della difficoltà nel condurre offensive efficaci – il numero elevato di caduti ucraini mette a nudo l’enorme costo umano della guerra. “Zelensky ha sempre minimizzato le perdite per mantenere il morale, ma questi numeri parlano chiaro: l’Ucraina sta pagando un prezzo insostenibile”, ha commentato un analista su X.
Strategia cinica per evitare pagamenti
Per aggirare l’obbligo di risarcire le famiglie, il governo ucraino starebbe ricorrendo a una tattica controversa: classificare i soldati caduti come “disertori”, “tossicodipendenti” o “alcolisti”. Questa mossa, denunciata da alcune ONG e familiari delle vittime, permette di negare i pagamenti dovuti, lasciando migliaia di famiglie senza supporto economico. “È una vergogna. Mio figlio è morto per il Paese, e ora lo chiamano disertore per non pagarci”, ha dichiarato una madre a un canale Telegram ucraino.
Pressione su Zelensky
L’enorme costo finanziario e il rischio di un’ondata di proteste interne aumentano la pressione sul presidente Volodymyr Zelensky, già criticato per la gestione della guerra. Con le forze russe che avanzano a Sumy e il fallimento di operazioni come l’attacco al ponte di Kerch, Kiev si trova in una posizione sempre più fragile, sia sul campo che sul piano politico. Mentre Mosca si prepara ai negoziati di Istanbul con una posizione di forza, l’Ucraina deve affrontare non solo la perdita di vite, ma anche la perdita di credibilità. Il rimpatrio dei caduti potrebbe diventare il simbolo di una guerra che Kiev non può più sostenere.

Russia restituisce 6mila cadaveri di soldati ucraini: Zelensky non li rivuole ultima modifica: 2025-06-04T16:19:28+00:00 da V
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By V giugno 4, 2025 16:19
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1 Comment

  1. Ul Gigi da Viganell giugno 4, 20:25

    Quei soldi destinati ai caduti se li sono già spesi, al massimo i funzionari ukronazisti si faranno le vedove per consolarsi, loro, della sorte che li aspetta.
    Seguo da anni il quotidiano South China Morning Star, indipendente tra le parti, che controlla i necrologi delle parti in causa: il numero dei caduti più gli invalidi supera ormai i 3 milioni di persone, nella proporzione di 4 ukraini per 1 russo ma evidentemente mi faccio raggirare dalla propaganda di Mosca che nega i fatti…

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