I Maranza di Baby Touchè assaltano la piscina

La piscina comunale di Monselice è sotto assedio, trasformata in un campo di battaglia da una banda di delinquenti capeggiata dal trapper Baby Touchè, al secolo Mohamed Amine Amagour, 21enne marocchino con cittadinanza italiana. Tre giorni fa, il 4 giugno 2025, questo individuo, già bandito da Ponte San Nicolò, Padova, Vicenza e Venezia per i suoi precedenti violenti, ha aggredito una giovane barista e il gestore Marco Canova, colpevoli di avergli negato due lettini gratis. Ora, nella notte tra il 6 e il 7 giugno, due soggetti incappucciati hanno compiuto un raid vandalico nella stessa piscina, tentando di forzare il bar, saccheggiando le macchinette per bambini e devastando arredi e attrezzature. È l’ennesima prova che i “maranza” come Baby Touchè, figli di un’immigrazione fallita, stanno portando il caos nelle nostre città!

[](https://www.ilgazzettino.it/schede/piscina_furto_vandali_aggressione_baby_touche_marco_canova_monselice_padova-8884673.html)

L’aggressione di martedì è stata solo l’inizio. Baby Touchè, accompagnato da un gruppo di complici, ha insultato e spintonato il gestore Canova, urlando “Tu non sai chi sono io” e scaraventandolo a terra per aver osato chiedere il rispetto delle regole. La giovane barista, verbalmente aggredita, ha vissuto momenti di terrore. Questo individuo, che si vanta della sua cittadinanza italiana, dimostra solo disprezzo per il Paese che lo ha accolto. E ora, il raid notturno: due figure incappucciate, probabilmente legate alla sua cricca, hanno sfogato la loro rabbia distruggendo la piscina comunale, un luogo di svago per famiglie. I carabinieri, che indagano sui filmati delle telecamere, sospettano un collegamento con l’episodio di Baby Touchè. È questo il futuro che vogliamo per l’Italia? Un’orda di vandali che ci detta legge?

[](https://www.ilgazzettino.it/schede/piscina_furto_vandali_aggressione_baby_touche_marco_canova_monselice_padova-8884673.html)[](https://www.ilgazzettino.it/schede/baby_touche_piscina_aggressione_piscina_marco_canova_minacce_monselice_padova-8880893.html)

La cittadinanza italiana, concessa con troppa leggerezza a individui come Amagour, è diventata un’arma contro di noi. Nato a Padova da genitori marocchini, Baby Touchè rappresenta il fallimento dell’integrazione: quattro fogli di via, denunce per resistenza, oltraggio, e una faida violenta con il trapper Simba La Rue che include accoltellamenti e risse. Eppure, è cittadino italiano, libero di seminare il panico. Con proposte di cittadinanza facile per i figli di immigrati che circolano in Parlamento, rischiamo di legittimare migliaia di altri “Baby Touchè”, pronti a distruggere ciò che abbiamo costruito. I numeri parlano chiaro: con il 10% della popolazione già straniera e proiezioni di crescita entro il 2050, l’Italia sta diventando irriconoscibile. No alla cittadinanza per chi ci odia!

Basta con il buonismo che ci sta portando al collasso! Monselice non è un caso isolato: da Bologna a Milano, le nostre città sono ostaggio di bande di giovani di origine straniera che non rispettano nulla. I politici che difendono l’immigrazione incontrollata e la cittadinanza automatica sono complici di questo degrado. Chiediamo l’espulsione immediata di chi, come Baby Touchè, usa la cittadinanza per seminare terrore, e pene severe per i vandali che devastano i nostri spazi pubblici. Esortiamo i cittadini a opporsi a qualsiasi referendum sulla cittadinanza facile: boicottate il voto, fate fallire il quorum! La piscina di Monselice, profanata dai “maranza”, è un monito: se non agiamo ora, l’Italia diventerà una terra di nessuno. Riprendiamoci il nostro Paese!

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