Invasione a Lampedusa: la nostra guerra è qui, non a Kiev o Tel Aviv, l’Islam Avanza!

Qualcuno svegli Giorgia Meloni: la vera guerra strategica per l’Italia si combatte a Lampedusa, non a Tel Aviv o a Kiev! Mentre il governo si perde in inutili crociate geopolitiche contro Putin, l’emergenza che ci sta soffocando è l’invasione islamica irregolare e regolare, un’ondata di clandestini musulmani che sbarca senza sosta sulle nostre coste, minacciando la nostra identità e sicurezza. A Lampedusa, quattordici sbarchi in 24 ore hanno riversato quasi 700 clandestini dalla Tunisia, con l’hotspot di contrada Imbriacola che scoppia a 568 ospiti e altri 280 già trasferiti a Porto Empedocle. Con 274.701 clandestini sbarcati da quando Meloni è al potere (dal 22 ottobre 2022), a una media di 300 al giorno, l’Italia è sotto assedio, e il blocco navale promesso è una barzelletta che fa ridere solo gli scafisti!

Meloni deve aprire gli occhi: azzerare l’immigrazione musulmana irregolare e regolare – quella dei decreti flussi e dei ricongiungimenti familiari – è l’unica soluzione prima che sia troppo tardi, perché questa invasione non è solo un problema di numeri, ma di sopravvivenza culturale. I clandestini, spesso uomini giovani con bagagli pronti per i centri di accoglienza dove costano 16.000 euro all’anno ai contribuenti, portano con sé crimini: a Catania, minori non accompagnati hanno stuprato una tredicenne; a Bologna e Milano, sono coinvolti in omicidi e spaccio. E mentre le ONG collaborano con i trafficanti tunisini, il governo si limita a trasferirli invece di respingerli, con quasi duecentomila clandestini già nei centri. Basta con le distrazioni su Putin: sigillate Lampedusa, rimpatriate tutti, o l’Italia diventerà un satellite islamico, e Meloni ne porterà la responsabilità storica!