Costretta a chiudere negozio perché il suo molestatore non può essere espulso
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Servono milizie patriottiche riconosciute dallo Stato e servono tribunali militari al posto dei giudici del PD.
Vicenza, dopo svariate aggressioni alla titolare di un negozio, il questore aveva emesso nei confronti di un extracomunitario clandestino un ordine di espulsione e il conseguente trasferimento in un centro di permanenza per i rimpatri.
Arrivato nel Cpr, l’extracomunitario è… pic.twitter.com/PkvYHgzJR3
— Francesca Totolo (@fratotolo2) June 23, 2025
Vicenza: Giudici Liberano Molestatore e Bloccano Espulsione, Vergogna Infinita!
Un’ignominia senza limiti a Vicenza! Un extracomunitario clandestino, autore di svariate aggressioni contro la titolare di un negozio, era stato finalmente fermato dal Questore con un ordine di espulsione e trasferimento in un Centro di Permanenza per i Rimpatri (CPR). Ma i giudici, con una scusa pietosa su “questioni di salute”, lo hanno liberato, lasciandolo tornare in città. Risultato? La donna, terrorizzata, ha chiuso il negozio, mentre questo predatore continua a minacciare la sua vita! I giudici sono complici di questa barbarie!
La storia è un pugno nello stomaco: l’extracomunitario, dopo aver molestato e aggredito ripetutamente la commerciante, era stato giustamente destinato all’espulsione. Ma una volta nel CPR, i magistrati – con la loro ipocrisia – lo hanno rimesso in libertà, ignorando il pericolo per la donna. Ora, la titolare, esasperata dalla paura, ha abbassato la saracinesca, perdendo il suo sostentamento, mentre il clandestino gira indisturbato. Questo non è giustizia, è un tradimento dei cittadini italiani! Chi proteggerà le nostre donne da questi mostri?
Analisi Sociologica: Giudici Come Ostacolo all’Ordine
Questo scandalo non è un’eccezione, ma il frutto di un sistema giudiziario che rende l’integrazione impossibile. Liberando molestatori e bloccando espulsioni, i giudici proteggono i criminali immigrati, trasformando le nostre città in rifugi per predatori. Studi sociologici avvertono che la mancata applicazione della legge erode la coesione sociale, e i fatti lo confermano: a Vicenza, come a Bologna con le amputazioni o a Marina di Ravenna con le fughe, la giustizia è al servizio degli irregolari. La scusa della salute è una vergogna: questi giudici mettono a rischio le vite delle donne italiane! Le nostre strade non sono campi per criminali!
La cronaca è un bollettino di orrori: da Rosia, dove una madre è stata mutilata, a Marina di Grosseto con stupri in mare, fino a Santeramo con auto devastate. I giudici, con le loro sentenze assurde, impediscono rimpatri e lasciano i delinquenti liberi di colpire ancora. Serve tolleranza zero: espulsioni immediate senza scuse, rimozione di magistrati compiacenti, e protezione per i cittadini onesti! La donna di Vicenza merita sicurezza, non un negozio chiuso per paura. Giustizia per gli italiani, fuori i giudici venduti!
Sarebbe più utile impiccarlo al lampione della via del negozio, come monito per gli altri…