Secondo MSF i migranti sono depressi e traumatizzati: mai quanto le loro vittime

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By V giugno 26, 2025 23:13

Secondo MSF i migranti sono depressi e traumatizzati: mai quanto le loro vittime

Migranti “traumatizzati”? Da vittime a carnefici: i crimini dei “salvati” in Italia

Medici Senza Frontiere insiste con il suo rapporto “Disumani”, un melodrammatico elenco di migranti “traumatizzati” in Libia, torturati e bisognosi di cure a Palermo. Ma il vero orrore è ciò che alcuni di questi “sopravvissuti” fanno una volta in Italia, passando da presunte vittime a criminali spietati. Altro che traumi psicologici: parliamo di omicidi, stupri, spaccio, rapine. E i casi di Adam Kabobo, Mamadou Kamara e dei responsabili della morte di Desireé Mariottini, tutti “traumatizzati” accolti con ogni riguardo, sono solo la punta di un iceberg che MSF ignora.
Partiamo da Kabobo. Ghanese, arrivato come richiedente asilo, nel 2013 terrorizza Milano. Armato di un piccone, aggredisce passanti a Niguarda: tre morti, tra cui Alessandro Carolè, 40 anni, e Ermanno Masini, 64 anni, massacrati senza motivo. Trauma da Libia? No, pura follia criminale.

Poi c’è Mamadou Kamara, ivoriano, ospite del CARA di Mineo. Nel 2015, a Palagonia, uccide Vincenzo Solano, 68 anni, e Mercedes Ibanez, 70 anni. Li rapina, stupra la donna e sgozza la coppia. Un altro “traumatizzato” che, invece di curare le sue “cicatrici”, devasta vite.

E che dire di Desireé Mariottini? Sedicenne, trovata morta nel 2018 in uno stabile abbandonato a Roma, nel quartiere San Lorenzo. Violentata, drogata e lasciata morire da un gruppo di spacciatori africani, tra cui migranti irregolari come Mamadou Gara, Alinno Chima e Brian Minthe, tutti nigeriani e gambiani. Condannati per omicidio e violenza sessuale, erano parte di quel flusso di “salvati” che MSF difende. Desireé, una ragazza fragile, è la vittima di chi, invece di integrarsi, ha portato degrado e morte.

La lista dei reati commessi da questi “sopravvissuti” è lunga, e il rapporto MSF la ignora

Stupri e violenze sessuali: Nel 2016, a Rimini, migranti nordafricani stuprano una turista polacca e picchiano il suo compagno. A Roma, nel 2023, un gambiano violenta una ventenne in un parco. Altro che ansia post-traumatica.

Spaccio di droga: Le piazze di spaccio pullulano di migranti nigeriani e gambiani. A Torino, nel 2024, smantellata una rete africana a Barriera di Milano. A Napoli, i clan nigeriani gestiscono eroina e cocaina.

Rapine e aggressioni: A Milano, 2022, un tunisino accoltella un passante per un telefono. A Bologna, migranti centrafricani rapinano vicino alla stazione. A Firenze, 2024, un marocchino aggredisce un’anziana.

Omicidi: Oltre a Kabobo, Kamara e Desireé, c’è Innocent Oseghale, nigeriano, che nel 2017 a Macerata uccide Pamela Mastropietro, 18 anni, e ne fa a pezzi il corpo. Omicidio, vilipendio di cadavere, spaccio: un bel biglietto da visita.

Le cronache sono piene di questi casi, ma MSF snocciola solo percentuali: 67% di sindromi post-traumatiche, 21% di depressione, 14% di ansia. E i traumi degli italiani? Zero parole. Questi non sono profughi di guerra: vengono da Paesi come Bangladesh, Gambia, Nigeria, senza conflitti. Pagano migliaia di dollari per raggiungere la Libia, sapendo che le navi delle ONG, inclusa quella di MSF, li porteranno in Italia come un taxi.

Noi li accogliamo, li curiamo, li assistiamo. E alcuni ci ripagano con picconi, coltellate e ragazze come Desireé abbandonate a morire. Basta con la favola dei “sopravvissuti invisibili”. MSF, invece di accusare l’Italia che protegge i suoi confini, scriva un “Disumani 2” sui crimini dei vostri protetti. Perché il vero trauma è per chi perde un figlio, un genitore o una sorella come Desireé, vittima di chi doveva essere “salvato”.

Secondo MSF i migranti sono depressi e traumatizzati: mai quanto le loro vittime ultima modifica: 2025-06-26T23:13:10+00:00 da V
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By V giugno 26, 2025 23:13
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1 Comment

  1. Ul Gigi da Viganell giugno 27, 07:41

    Ammazziamoli di botte, così si distraggono un po’…

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