Gravellona Lomellina, tragedia insopportabile: tunisino uccide Federica, Stato complice!

Un dramma straziante a Gravellona Lomellina! Dopo 17 giorni di agonia, con l’amputazione di una gamba, Federica Coviello, 51 anni, è morta ieri, 3 luglio 2025, travolta il 16 giugno da un’auto guidata dal 41enne tunisino Ouafi Craiet. Questo mostro, cacciato da un bar dopo aver tirato un pugno alla titolare, si è vendicato scagliandosi a folle velocità contro i tavolini esterni, falciando Federica e il suo compagno. Ora giace in un obitorio, e il suo assassino è ancora tra noi! Lo Stato, con la sua accoglienza criminale, ha le mani sporche di sangue!

La ferocia è un incubo: una donna massacrata per una vendetta, il compagno ferito, e un immigrato nordafricano che semina morte. Non è un caso isolato: a Verona, un immigrato ha stuprato una giovane; a Foggia, un extracomunitario ha aggredito una 32enne; a Contigliano, un 17enne straniero ha violentato. I dati del Viminale urlano: il 9% degli stranieri commette il 44% delle violenze! L’Italia è un cimitero, e la sinistra tace, protetta da un governo che coccola questi assassini! Basta con questa follia omicida!

La giustizia è una farsa: Ouafi Craiet arrestato, ma per quanto? A Roma, un algerino che ha accoltellato un poliziotto è libero; a Udine, due immigrati hanno preso 2 anni per un omicidio. Lo Stato che non espelle questi tagliagole e lascia le famiglie a piangere è complice! Serve tolleranza zero: espulsioni immediate, confini blindati, fine dell’accoglienza. Gli italiani meritano pace, non tombe. Riprendiamoci Gravellona e l’Italia, ora!