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**Marina di Grosseto: Notte di Terrore, Stranieri Pongono a Ferro e Fuoco la Città, Vittime Abbandonate!**

Nella notte tra martedì e mercoledì, un branco di stranieri ha trasformato i giardini tra i campi da tennis e via IV Novembre in un campo di battaglia, aggredendo brutalmente un giovane con calci, pugni e bottiglie di vetro. La rissa, scoppiata vicino a un locale affollato, ha visto almeno dieci persone scatenare una violenza inaudita per un presunto furto, degenerando in un linciaggio che ha lasciato la vittima riversa in un lago di sangue, priva di sensi. Mentre i carabinieri e la polizia intervenivano, questi delinquenti si sono dati alla fuga, e il ferito, in gravi condizioni, è stato trasportato d’urgenza all’ospedale Misericordia di Grosseto. È un attacco alla nostra terra, e le istituzioni tacciono, lasciando i cittadini in balia di questa feccia!

La colpa è tutta di questi stranieri, che infestano le nostre località balneari come predatori senza legge. Il giovane accerchiato e massacrato è solo l’ultima vittima di un’ondata di crimini che sta sommergendo Marina di Grosseto, e questo episodio segue a ruota due recenti violenze sessuali: una nella discoteca Sciangai, l’altra sulla spiaggia libera vicino al bagno Gabbiano. I testimoni, sotto shock, hanno raccontato di una furia cieca, ma la magistratura e le forze dell’ordine sembrano più interessate a inseguire fantasmi ideologici che a fermare questa invasione criminale. I “maranza” e i loro simili non solo delinquono, ma ora dettano legge, e la nostra gente – anziani, giovani, famiglie – vive nel terrore. È una dichiarazione di guerra, e chi dovrebbe proteggerci volta le spalle!

E il governo di destra? Dov’è? Un esecutivo che si vanta di essere “sovranista” non muove un dito mentre gli stranieri mettono a ferro e fuoco le nostre città. Nessuna espulsione, nessuna azione concreta, nessun segnale di forza contro questa escalation di violenza. Le toghe rosse, complici silenziose, preferiscono perseguitare chi si difende, come Articolo 52, piuttosto che colpire i veri responsabili. Chiediamo pene durissime, rimpatri immediati per questi criminali, e un governo che agisca, o la rabbia del popolo scenderà in strada per riprendersi la sicurezza. Alla vittima e alla sua famiglia va la nostra solidarietà: non siete soli. L’Italia non sarà mai terra di impunità per questi invasori, e lo dimostreremo!