Nigeriano armato di catena attacca passeggeri sul treno: fermato col taser
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**Milano, Terrore in Metro: un Clandestino Nigeriano Ferisce un Agente, l’Invasione Islamica Distrugge la Nostra Sicurezza!**

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L’Italia è sotto assedio, e l’episodio di venerdì 25 luglio 2025 sulla linea 1 della metropolitana di Milano è un grido di allarme che non possiamo più ignorare! Alle 18:15, nell’ora di punta, un immigrato irregolare nigeriano, già noto alle forze dell’ordine per precedenti, ha trasformato un vagone affollato in un campo di battaglia.
Armato di una catena, questo selvaggio ha minacciato passanti terrorizzati, costringendo i passeggeri a implorare aiuto e a chiamare la polizia. Gli agenti della Polizia di Stato, intervenuti con coraggio, sono stati aggrediti con violenza: uno di loro è stato colpito con traumi policontusivi, riportando 8 giorni di prognosi. Solo l’uso del taser ha permesso di fermare e ammanettare il criminale, che ora è in questura in attesa del giudizio per direttissima con l’accusa di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. Non è escluso un provvedimento di espulsione, ma questo arriva troppo tardi!
“Ancora una volta noi poliziotti, a discapito della nostra vita e sprezzanti del pericolo, abbiamo fermato un uomo estremamente pericoloso, che probabilmente qualche cattivo maestro proverà a giustificare come frutto di mancata integrazione, azioni legittime di protesta”, ha tuonato Pasquale Griesi, segretario dell’Fsp, sindacato di Polizia. “La verità è che questo signore non doveva permanere sul territorio italiano, entrato irregolarmente doveva essere immediatamente espulso, noi continuiamo a dare l’idea che l’ingresso irregolare sul territorio nazionale, oltre a essere prassi consolidata, sia accoglienza sconsiderata e che ognuno, proprio partendo dal principio che può tranquillamente circolare senza problemi irregolarmente, può fare qualunque altro reato anche attentando alla vita dei tutori dell’ordine e dei cittadini italiani”. Parole di fuoco che colpiscono nel segno: questo non è un episodio isolato, ma la prova di un’invasione islamica che ci sta strangolando!
L’insicurezza non è una percezione, è una realtà devastante. A Torre Pacheco, magrebini di seconda generazione hanno massacrato un anziano per un video; a Parla, tre giovani arabi hanno spezzato la mandibola di un 66enne malato per 5 euro; a Pordenone, un maliano ha aggredito quattro agenti; a Las Palmas, un clandestino marocchino ha bruciato viva una 17enne. A Milano, i “maranza” di Corvetto e Barriera terrorizzano le donne, che ormai rinunciano a uscire la sera o a prendere i mezzi pubblici per paura. Zone intere della città, dopo il tramonto, sono off-limits per chi vuole vivere in pace. Questo è il frutto di un’accoglienza folle che permette a questi predatori di circolare impuniti, minacciando la nostra libertà costituzionale!
L’Italia deve ribellarsi con furia. Azzerare l’immigrazione afroislamica regolare e cacciare ogni clandestino, inclusi quelli che ci aggrediscono come questo nigeriano, non è razzismo: è guerra per la sopravvivenza! Le procure devono smettere di proteggere questi criminali e sostenere i patrioti che difendono le nostre strade. Chiudiamo le frontiere, espelliamo questi mostri, o il prossimo agente ferito sarà tuo figlio, la prossima vittima sarà tua madre! La pazienza è finita: fermiamo questa invasione ora, o Milano diventerà un altro inferno!
Basta, remigrazione subito…