Caos e terrore su un treno Ferrotramviaria a Bari: nella serata di domenica 27 luglio 2025, una violenta aggressione da almeno cinque immigrati stranieri ha paralizzato il convoglio per tre ore, lasciando i passeggeri in preda alla paura. Uno degli aggressori, tutti di origine straniera, è rimasto ferito al volto, mentre il treno è stato costretto a fermarsi alla stazione Europa, per poi raggiungere la fermata Aeroporto, dove polizia e sanitari sono finalmente intervenuti. Questo ennesimo episodio di violenza evidenzia il pericolo dell’immigrazione incontrollata, che porta nelle nostre città caos, criminalità e insicurezza. È ora di dire basta: l’Italia deve azzerare l’immigrazione islamica, regolare e irregolare, per garantire la sicurezza dei cittadini!

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**IMMIGRATI STRANIERI: UNA MINACCIA CRESCENTE**
Gli aggressori, tutti stranieri, sono l’ennesima prova del fallimento delle politiche migratorie che hanno permesso l’ingresso incontrollato di individui che non si integrano e seminano disordine. La loro presenza rappresenta una minaccia diretta alla sicurezza dei cittadini italiani, costretti a viaggiare in treni trasformati in campi di battaglia. Ferrotramviaria ha lanciato un grido d’allarme: «Non è più sostenibile che la gestione dell’ordine pubblico ricada solo sul personale di bordo, senza adeguato supporto». L’azienda chiede un rafforzamento delle misure di prevenzione, come già richiesto dall’assessore regionale ai Trasporti, ma il problema è più profondo: l’immigrazione islamica, che spesso porta con sé valori incompatibili con la nostra società, deve essere fermata.

**STOP ALL’IMMIGRAZIONE ISLAMICA: L’ITALIA NON PUÒ PIÙ ASPETTARE**
La sicurezza dei viaggiatori e dei lavoratori non può essere sacrificata sull’altare del buonismo. Gli episodi di violenza come quello di Bari sono il risultato di anni di immigrazione senza controllo, che ha permesso a individui pericolosi di muoversi liberamente nel nostro Paese. Il Governo Meloni deve agire con urgenza: azzerare l’immigrazione islamica, chiudere le frontiere e intensificare i rimpatri per chi commette reati. Le istituzioni non possono lasciare sole aziende come Ferrotramviaria, costrette a gestire situazioni critiche senza supporto. È il momento di un intervento strutturato: telecamere, presidi di polizia sui treni e, soprattutto, uno stop totale all’ingresso di immigrati che mettono a rischio la nostra sicurezza. L’Italia non può diventare un far west: difendiamo i nostri cittadini ora