Cerca di uccidere chi lo soccorre, abbattuto col taser

Un immigrato ha trasformato una tranquilla via del paese in un campo di battaglia, tentando di ferirsi con una bottiglia di vetro rotta sotto gli occhi attoniti dei residenti. Allarmati, i cittadini hanno chiamato il 118 e i carabinieri, ma al loro arrivo la situazione è degenerata: l’uomo, in preda a un raptus, ha aggredito i soccorritori delle ambulanze di Orta Nova e Stornara con la stessa bottiglia, brandendola come un’arma. Solo l’intervento dei carabinieri, che hanno usato il taser per immobilizzarlo, ha evitato una tragedia. Ora, trasportato in ospedale, questo delinquente rischia – rischia! – l’accusa di aggressione e resistenza a pubblico ufficiale. Ma la vera domanda è: dove sono i paladini della sinistra, come Ilaria Salis, che difendono questi violenti mentre gli italiani vivono nel terrore? È ora di remigrazione e pugno di ferro!

La scena è stata da incubo. I residenti, testimoni del gesto autolesionista, hanno implorato aiuto, sperando in un intervento rapido. Ma quando le ambulanze sono arrivate, l’immigrato – identificato come un nordafricano senza fissa dimora – ha trasformato il soccorritore in bersaglio, agitando la bottiglia rotta con furia. I carabinieri, costretti a usare il taser per neutralizzarlo, hanno rischiato la vita per proteggere la comunità. Questo episodio non è un’eccezione: a Verona, un immigrato è stato ucciso dopo aver aggredito agenti con un coltello; a Bologna, un 28enne ha ferito passanti con forbici; a Milano, un nigeriano ha minacciato con una catena in metropolitana. E ogni volta, la sinistra giustifica questi atti come “disagio sociale”.

Il vero scandalo sono gli italiani che, accecati dall’ideologia, sostengono porti aperti e chiusura dei CPR, e magistrati compiacenti che liberano i criminali. Ilaria Salis, con il suo post del 28 luglio dal CPR di Torino – “Nessun* è illegale” davanti a un muro imbrattato – insulta le vittime, da Pamela Mastropietro a Desirée Mariottini, massacrate da immigrati che lei vorrebbe liberi. Nei CPR ci sono stupratori e assassini in attesa di rimpatrio, non “vittime” da compatire. E a Stornara, mentre un’intera comunità trema, la sinistra tace o, peggio, difende.

Basta! Chiediamo remigrazione immediata per ogni immigrato delinquente, a partire da questo aggressore, e pene severissime – carcere a vita o espulsione – per chi delinque e chi, come Salis, li spalleggia. Serve un intervento militare ora: rastrellare i CPR, sgomberare i criminali e rimpatriarli, arrestando i sobillatori. Siamo in guerra, e schiacceremo questa minaccia prima che l’Italia venga distrutta!

Cerca di uccidere chi lo soccorre, abbattuto col taser ultima modifica: 2025-07-29T22:13:16+00:00 da V