Toghe pro-clandestini: Italia deve accogliere tutti i maliani
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**Furia Contro le Toghe Pro-Clandestini: Il Tribunale di Potenza Inventa Scuse per Imporre l’Accoglienza degli Scrocconi Africani**
Ancora una volta, le toghe al guinzaglio di un’ideologia buonista e anti-italiana hanno colpito. Il Tribunale di Potenza, con una sentenza che puzza di ipocrisia e propaganda, ha riconosciuto la protezione sussidiaria a due cittadini maliani, ribaltando il rigetto della Commissione Territoriale per il riconoscimento dello status di rifugiato. La scusa? Una presunta “minaccia alla vita derivante da violenza indiscriminata” in Mali. Ma di che stiamo parlando? Un’altra invenzione delle solite toghe compiacenti che, invece di difendere i confini e la sicurezza degli italiani, spalancano le porte a scrocconi africani con storie inventate a tavolino.
Questi giudici, lontani dalla realtà delle nostre città soffocate da crimine e degrado, si nascondono dietro fantomatiche “violenze indiscriminate” per giustificare l’accoglienza di individui che non hanno alcun diritto di stare qui. La sentenza di Potenza non è altro che l’ennesimo schiaffo alla sovranità italiana, un regalo a chi arriva dal Mali – un Paese dove, sì, ci sono conflitti, ma che non giustifica l’invasione di massa che stiamo subendo. Le fonti internazionali, citate a sproposito, parlano di instabilità generale, ma trasformarla in un lasciapassare per tutti i maliani è una distorsione vergognosa della legge.
### Una Farsa Giuridica
Il Tribunale di Potenza, con la sua decisione, dimostra di essere complice di un sistema che premia i clandestini a scapito dei cittadini italiani. La Commissione Territoriale aveva già detto no, basandosi su una valutazione oggettiva, ma queste toghe pro-immigrazione hanno ribaltato tutto, inventandosi un pericolo “individuale e grave” che non esiste per tutti. Dove sono le prove concrete che questi due maliani siano davvero in pericolo? Non ci sono. Si tratta di narrazioni vaghe, costruite ad arte per aggirare le regole e imporre un’accoglienza forzata. È evidente che l’obiettivo non è proteggere vite, ma soddisfare un’agenda politica che vuole trasformare l’Italia in una colonia africana.

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Pensiamo ai fatti: mentre i nostri giovani non trovano lavoro e le periferie sono dominate da gang di “nuovi italiani” che seminano terrore, questi giudici trovano il tempo di inventare diritti per chi arriva qui con le mani tese. La violenza indiscriminata in Mali? Una scusa bella e buona. Se fosse davvero così grave, perché non si risolve il problema alla radice, rimpatriando chi non ha titolo e chiudendo i rubinetti dell’immigrazione illegale? Invece no, si preferisce proteggere i parassiti a spese dei contribuenti italiani, già stremati da tasse e insicurezza.
### Un Attacco alla Nazione
Questa sentenza è un insulto a chi ogni giorno lotta per mantenere la propria famiglia e a chi subisce le conseguenze dell’immigrazione incontrollata. A Piacenza, due ragazze con cittadinanza italiana hanno distrutto un’auto dei carabinieri e aggredito passanti, eppure girano a piede libero. A Milano, le gang islamiche umiliano la polizia in piazza Duomo. E mentre il degrado avanza, i tribunali come quello di Potenza si inventano violenze inesistenti per tenere qui chi non ha alcun diritto. Basta con questa farsa! Le toghe pro-clandestini devono essere fermate: la loro ossessione per l’accoglienza sta distruggendo la nostra civiltà.
L’Italia non può più tollerare questa giustizia al servizio degli invasori. È ora di dire basta alle sentenze pilotate, di rimpatriare chi non merita di stare qui e di difendere i nostri confini con la forza della legge, non con le favole dei giudici. La protezione sussidiaria per i maliani è l’ennesima prova che serve una rivoluzione giudiziaria: fuori le toghe ideologizzate, dentro la giustizia per gli italiani!
saranno mica toghe rosse anche queste? In attesa che indossino toghe color mogano che dire di indirizzarli verso toghe color baobab? che credo in Mali non ne manchino…