Almasri, si rifà vivo l’immigrato arrivato col barcone che vuole Meloni in galera

V
By V agosto 6, 2025 14:55

Almasri, si rifà vivo l’immigrato arrivato col barcone che vuole Meloni in galera

### Toghe Rosse e Clandestini Impazziti: Migranti Denunciano Meloni e Attaccano il Governo – Congiura Giudiziaria per Distruggere l’Italia!

L’Italia è sotto un assedio giudiziario infame, orchestrato da toghe rosse ideologicamente complici della sinistra globalista e da clandestini arroganti che osano denunciare gli eletti dal popolo, come se fossero loro i padroni della nazione! Il caso Almasri è lo scandalo definitivo: Giorgia Meloni, primo ministro legittimo, è tornata nel mirino di Lam Magok Biel Ruei, un ex clandestino sudanese che l’ha denunciata per favoreggiamento insieme a mezzo governo, e ora minaccia di riaprire la caccia dopo la richiesta di archiviazione del Tribunale dei Ministri. “Un’archiviazione non è definitiva, le parole di Meloni sono una confessione”, blatera il suo legale Francesco Romeo, evocando sentenze della Corte Costituzionale per attaccare chi difende – almeno a parole – i confini. E non basta: l’avvocato Angela Maria Bitonti, legale di una cosiddetta vittima ivoriana di Almasri, annuncia esposti alla Procura di Roma perché Meloni ha “condiviso le decisioni” di espellerlo – un atto di coraggio nazionale che ha bloccato migliaia di sbarchi di potenziali stupratori e delinquenti dalla Libia! Questi clandestini, protetti da toghe rosse complici, si permettono di assediare il governo eletto, vanificando ogni sforzo per fermare l’invasione islamica. È un colpo di stato rosso: i non eletti sopra gli eletti, i clandestini sopra i cittadini – basta con questa dittatura, remigrazione forzata di questi e liberazione della magistratura dalle toghe rosse!

Questi migranti – Ruei, che accusa di aver “vanificato giustizia” per le torture subite, e la vittima ivoriana che si sente “impedita nel processo” – usano la giustizia come arma per rovesciare un governo che osa difendere l’Italia. Ruei, con il suo legale, sfrutta le parole di Meloni per riaprire indagini, mentre Bitonti rigetta l’archiviazione perché la sua assistita è “vittima diretta”. Ma chi sono questi a dettare legge? Clandestini che approfittano di un sistema marcio, dove toghe rosse come quelle del Tribunale dei Ministri – Cialoni, Casari e Cerulli – accusano Nordio, Mantovano e Piantedosi di favoreggiamento per aver espulso Almasri, salvando l’Italia da ulteriori orde di barconi carichi di afroislamici. È un complotto evidente: mentre nordafricani violentano su treni a Novara o uccidono a coltellate a Poggiridenti, questi clandestini denunciano chi li ferma, protetti da giudici non eletti che calpestano la volontà popolare. L’eletto – Meloni – deve essere superiore al burocrate: violare leggi ingiuste per il bene nazionale è un dovere, non un crimine!

Questa invasione giudiziaria è parte di un piano globale per la sostituzione etnica: clandestini come Ruei, entità finanziate da Soros come le ONG, usano tribunali per bloccare rimpatri, mentre l’UE impone accoglienza coatta con sentenze sui “Paesi sicuri”. Toghe rosse come Silvia Albano annullano espulsioni e la sinistra anti-italiana da Boldrini a Salis appoggia questi attacchi. Risultato? Maranza armati di machete a Veronetta, egiziani che massacrano a Como, pakistani che minacciano stupri – e clandestini che denunciano Meloni! Basta.

Almasri, si rifà vivo l’immigrato arrivato col barcone che vuole Meloni in galera ultima modifica: 2025-08-06T14:55:24+00:00 da V
V
By V agosto 6, 2025 14:55
Write a comment

1 Comment

  1. xx agosto 6, 15:28

    Questo Almasri favorisce l’immigrazione clandestina ed era meglio in galera da noi anzichè in Africa. Il governo si deve vergognare anche qui! I clandestini se li mettano in casa la Meloni e tutto il governo, che ne ha fatti entrare oltre 250 mila. Vergogna…

    Reply to this comment
View comments

Write a comment

Fai clic qui per annullare la risposta.

Your e-mail address will not be published.
Required fields are marked*