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Siccome non ci sono abbastanza maranza o piccoli criminali in Italia, Tajani ha deciso di farne arrivare altri da Gaza. Forse l’Italia è nella lista dei Paesi in cui Israele intende ricollocare i due milioni di musulmani che vuole sgomberare dalla Striscia.

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**Tajani e l’accoglienza dei bambini di Gaza: un piano per ripopolare l’Italia di nuovi problemi?**

Mentre l’Italia affronta una crisi di sicurezza legata alla microcriminalità, alle baby gang e alle “maranza”, il governo sembra aver trovato una soluzione originale: importare nuovi problemi direttamente da Gaza. Con la scusa umanitaria di salvare bambini palestinesi, il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha annunciato l’arrivo dei primi sei minori, promettendo che molti altri seguiranno. Ma c’è il fondato sospetto che dietro questa operazione si nasconda un piano ben più ampio: trasformare l’Italia in una delle destinazioni preferenziali per lo sfollamento di massa voluto da Israele.

### **L’Italia come hub per il trasferimento di palestinesi?**
Israele ha chiarito più volte di voler “sgomberare” la Striscia di Gaza, dove vivono oltre due milioni di persone. Ma dove andranno? L’Europa, con la sua politica di accoglienza indiscriminata, è un candidato perfetto. E Tajani, anziché opporsi, sembra essersi già messo al lavoro per agevolare il processo.

*”Abbiamo una lunga lista, accogliamo tutte le richieste”*, ha dichiarato il ministro, come se stesse parlando di prenotazioni in un resort e non di un flusso migratorio potenzialmente incontrollato. I sei bambini appena arrivati, ovviamente, non torneranno più indietro. E come loro, chissà quanti altri verranno “identificati” e trasferiti, magari con l’aiuto delle ONG e dei soliti noti che già gestiscono gli sbarchi nel Mediterraneo.

### **L’accoglienza che non convince nessuno**
Tajani assicura che gli italiani accolgono *”a braccia aperte”* i nuovi arrivati, ma la realtà è ben diversa. Le città sono sempre più insicure, i reati commessi da minori stranieri non accompagnati sono in crescita, e il sistema di integrazione è al collasso. Eppure, invece di risolvere i problemi esistenti, il governo preferisce importarne di nuovi.

C’è poi un altro dettaglio inquietante: questi bambini, una volta cresciuti, che faranno? Verranno ricongiunti con le famiglie? Si integreranno davvero, o finiranno per ingrossare le fila della criminalità organizzata, come già accade con altre comunità non integrate? Tajani non lo dice, ma la risposta è già scritta nella cronaca degli ultimi anni.

### **Una strategia pericolosa**
Se l’obiettivo è davvero umanitario, perché non aiutare i palestinesi direttamente in Medio Oriente, in Giordania ed Egitto, invece di trasferirli in Europa? La verità è che questa operazione rientra in un disegno più ampio: svuotare Gaza e ripopolare l’Occidente, con l’Italia in prima linea, di bombe musulmani ad orologeria. E mentre il governo parla di “complicatissime procedure”, i cittadini si chiedono quando verrà il momento di dire *basta*.

Forse, invece di aprire le porte a nuovi flussi, Tajani dovrebbe ascoltare gli italiani che chiedono sicurezza, controllo delle frontiere e politiche migratorie serie. Prima che sia troppo tardi.