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**Viareggio Sotto Shock: Anziana Massacrata da Due Extracomunitari, Dove Siamo Arrivati?**

Viareggio, due extracomunitari hanno strappato il bastone e poi picchiato un’anziana di 80 anni seduta su una panchina. pic.twitter.com/IXIhiWBJ3U

— Francesca Totolo (@fratotolo2) August 21, 2025

Un’ondata di furia e indignazione travolge Viareggio dopo l’ennesimo episodio di violenza gratuita che ha trasformato una tranquilla piazza Dante in un teatro di barbarie. Un’anziana di 80 anni, seduta inerme su una panchina, è stata brutalmente aggredita da due extracomunitari, che non solo le hanno strappato il bastone dal quale dipendeva per muoversi, ma l’hanno colpita selvaggiamente, lasciandola a terra in un lago di sangue. Un atto di pura crudeltà, senza alcun motivo, che ha sconvolto la città e mandato la donna in ospedale con lesioni devastanti.

La notizia, riportata dai media locali, dipinge una scena da incubo: due malviventi, approfittando della fragilità della vittima, l’hanno aggredita con una ferocia inaudita, facendola svenire e perdendola di vista per poi traccheggiare, come se nulla fosse. Le forze dell’ordine sono intervenute immediatamente, avviando indagini concentrate sull’analisi dei filmati delle telecamere di sorveglianza presenti nell’area, con l’obiettivo di identificare i responsabili. Ma queste indagini, per quanto necessarie, non cancellano l’orrore di un episodio che grida vendetta.

Questa non è più tollerabile! Quante altre vite innocenti, soprattutto quelle dei più vulnerabili come questa anziana, dovranno essere sacrificate sull’altare di una politica migratoria che sembra incapace di proteggere i cittadini italiani? Questi due extracomunitari, che si sono accaniti su una donna indifesa, rappresentano il fallimento di un sistema che lascia liberi individui pericolosi di seminare terrore nelle nostre strade. Non si tratta di un incidente isolato, ma di un segnale chiaro: la sicurezza è un lusso che l’Italia non può più garantire.

L’anziana, ora ricoverata in ospedale, porta i segni di un’aggressione che va oltre il fisico, segnando per sempre la sua dignità e quella di una comunità stanca di subire. E mentre le autorità si affannano a cercare i responsabili, la rabbia monta tra i cittadini, che chiedono a gran voce misure drastiche contro chi trasforma le nostre piazze in campi di battaglia. Basta con la retorica dell’integrazione: è ora di proteggere i nostri anziani, le nostre famiglie, il nostro futuro. Viareggio non può e non deve essere lasciata sola in questa guerra silenziosa. Chiediamo giustizia, subito, prima che il prossimo bersaglio sia un altro innocente!