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**Terrore a Umeå e in Italia: Bambini Umiliati da Immigrati – Dai Maranza al Somalo, Basta con Questa Piaga!**

Un’ondata di orrore e indignazione travolge Umeå, in Svezia, dove un bambino di 8 anni è stato aggredito e costretto a spogliarsi da un adolescente somalo di 16 anni, un atto di umiliazione brutale che fa gelare il sangue. Il fatto, avvenuto di recente a Ersboda, ha visto il piccolo vittima di un’aggressione mentre pedalava in bicicletta: il somalo lo ha fermato, lo ha costretto a denudarsi e a fare flessioni, minacciandolo di chiamare i suoi amici. Durante l’interrogatorio, l’aggressore ha giustificato l’orrore con parole sconcertanti: “Sembrava razzista. Penso che voterà per l’estrema destra quando sarà più grande”. Un’affermazione che rivela un odio cieco e una mentalità distorta, ma questo giovane, orma cittadino svedese e quindi non rimpatriabile, resta libero di colpire ancora! L’Europa è sotto assedio, e l’Italia non fa eccezione.

E qui il parallelo con l’Italia diventa agghiacciante! Pensiamo al caso di Verona, dove un tredicenne italiano è stato brutalmente aggredito da sei “maranza” – immigrati di seconda generazione – che lo hanno picchiato con una chiave inglese, deriso e costretto a baciare i loro piedi sporchi sotto minaccia di morte. Come il bambino svedese umiliato a fare flessioni, anche il nostro ragazzino è stato ridotto a un oggetto di scherno da parte di giovani cresciuti qui, ma che disprezzano la nostra cultura. Entrambi i casi mostrano una ferocia senza limiti: a Verona, i “maranza” nordafricani hanno approfittato della vulnerabilità del ragazzo, affetto da distimia, proprio come il somalo ha scelto un bimbo di 8 anni. E mentre la Svezia lotta con un sistema asilatico al collasso, in Italia i 300mila sbarcati recenti e le gang multietniche seminano terrore, protette da leggi deboli e da un’accoglienza che fallisce miseramente.

Basta con questa follia! Come in Svezia, dove il giovane somalo non può essere espulso, anche in Italia la burocrazia tutela chi delinque, impedendo rimpatri e lasciando i nostri bambini in balia di questi predatori. Chiediamo la chiusura dei porti, l’espulsione immediata di tutti gli immigrati criminali – di prima e seconda generazione – e la fine di un sistema che ci consegna al caos. Difendiamo i nostri figli da questa piaga, o il prossimo a subire umiliazioni come a Verona o a Umeå sarà un altro innocente!