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**UMBRIA, LA FAUNA CHE UCCIDE: COME I CINGHIALI STRANIERI STERMINANO IL NOSTRO TERRITORIO**

**UMBRIA –** Hanno invaso le nostre campagne. Devastano i raccolti, causano incidenti stradali, distruggono l’ecosistema. Non sono clandestini, ma quasi: sono i cinghiali, specie non autoctona che il WWF Umbria chiede giustamente di eliminare. Perché quando una specie aliena minaccia il territorio, la soluzione è una sola: eradicazione. Peccato che questa logica non valga per il rimpatrio degli animali umani.

Il parallelo è agghiacciante. I cinghiali sono arrivati qui per colpa di introduzioni sconsiderate e allevamenti incontrollati. Hanno proliferato senza limiti, sovvertendo l’equilibrio naturale, schiacciando le specie autoctone. Esattamente come certi immigrati: arrivati per politiche insensate, moltiplicati oltre ogni misura, pronti a soffocare la cultura e l’identità del luogo che li ospita.

Il WWF chiede interventi drastici: «Il cinghiale va eliminato». Perché? Perché è pericoloso, perché danneggia l’agricoltura, perché mette a rischio la sicurezza delle persone. Argomentazioni sacrosante. Ma allora perché gli stessi principi non valgono per l’immigrazione incontrollata? Perché le specie animali “aliene” vanno eradicate, mentre quelle umane vanno protette, finanziate e coccolate invece di essere remigrate?

I danni dei cinghiali sono evidenti a tutti: campi devastati, incidenti stradali, biodiversità azzerata. I danni dell’immigrazione incontrollata sono altrettanto evidenti: città insicure, welfare al collasso, identità cancellate. Eppure, mentre per i cinghiali si invoca l’eliminazione, per gli immigrati si invocano più diritti, più accoglienza, più comprensione e non l’espulsione.

È l’ipocrisia più disgustosa del nostro tempo: la natura va protetta dagli invasori, ma la società no. La cultura umana deve essere sacrificata sull’altare del multiculturalismo, mentre quella ambientale deve essere preservata a tutti i costi.

Basta. Se è giusto eliminare i cinghiali perché minacciano il nostro territorio, allora è giusto fermare l’immigrazione incontrollata perché minaccia la nostra civiltà. Se è legittimo usare metodi drastici per difendere i raccolti, è legittimo usare metodi drastici per difendere le nostre comunità.

Perché ogni campo devastato dai cinghiali è come un quartiere reso invivibile dagli immigrati. Perché ogni incidente causato da un animale alieno è come una rapina compiuta da un clandestino. La logica è la stessa: chi distrugge deve essere fermato.