Medici rossi fabbricano certificati per impedire rimpatrio clandestini
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### Camici Rossi Ideologicamente Corrotti: Traditori della Sicurezza Italiana che Liberano Clandestini con Scuse Ridicole!
Fermato perché omonimo di un ricercato, si scopre che è un clandestino
👉 Bloccato il trasferimento del 35enne pakistano in un centro di permanenza per i rimpatri perché un medico ha valutato che “non è idoneo”: così è stato liberato con l’ordine di lasciare l’Italia entro 7… pic.twitter.com/w9xTViziRt
— Francesca Totolo (@fratotolo2) August 27, 2025
È un’onta insopportabile per l’Italia: un 35enne pakistano, fermato come omonimo di un ricercato, si rivela un clandestino, ma invece di essere spedito in un Centro di Permanenza per i Rimpatri (Cpr), viene liberato grazie a un medico ideologicamente corrotto che lo dichiara “non idoneo”. Con questa scusa schifosa, il trasferimento è stato bloccato, e questo intruso ha ricevuto l’ordine ridicolo di lasciare l’Italia entro 7 giorni – un invito a sparire nel nulla, come se bastasse! Basta con questi camici rossi traditori, complici dei clandestini, che sabotano la sicurezza del nostro Paese con valutazioni fasulle e buonismo marcio. È ora di smascherarli e cacciare via questi medici corrotti!
### Un Medico Complice Blocca la Giustizia
La storia è un pugno nello stomaco per ogni italiano onesto. Il pakistano, fermato dalle forze dell’ordine, avrebbe dovuto affrontare il rimpatrio, ma un medico – uno di quei “camici rossi” ideologicamente avvelenati – ha deciso diversamente. Con una diagnosi preconfezionata, ha sentenziato che il clandestino non è “idoneo” al Cpr, liberandolo con un foglio di via che vale meno della carta su cui è scritto. Cristina Coletti, assessore comunale alla sicurezza di Ferrara, non ha dubbi: “Succede sempre più spesso che alcuni medici, per motivi ideologici, valutino come non idonei gli stranieri irregolari, ostacolando i rimpatri. Queste valutazioni sono un automatismo prevedibile, con formule prestampate applicate senza valutare il singolo caso”. È una vergogna! Questi medici non curano, sabotano: trasformano i Cpr in un’illusione e lasciano i clandestini liberi di vagare, rubare, violentare.
### La Casta dei Camici Rossi: Nemici della Patria
Non è un caso isolato, ma una strategia orchestrata da una lobby di medici corrotti, capeggiata da organizzazioni come la Società Italiana di Medicina delle Migrazioni. Questa cricca, insieme ad altre associazioni buoniste, non solo difende i clandestini, ma chiede apertamente la chiusura dei Cpr, i pochi strumenti che lo Stato ha per rimpatriare chi non ha diritto di stare qui. Sono traditori della nostra sicurezza, pagati con i nostri soldi, che usano il camice come scudo per imporre la loro ideologia anti-italiana. Valutazioni mediche? Una farsa! Sono certificati di impunità, firmati da chi preferisce proteggere un clandestino piuttosto che una donna aggredita o un cittadino derubato.
Questi camici rossi non sono medici, sono attivisti mascherati, complici di un’invasione che sta soffocando l’Italia. Pensano di essere intoccabili, ma il popolo li vede per quello che sono: nemici della patria che mettono a rischio le nostre vite con le loro scuse patetiche.
### Basta con i Traditori: Rimpatri Forzati e Caccia ai Corrotti!
È ora di dire basta a questa cloaca di ipocrisia. I clandestini come questo pakistano non devono essere liberati con ordini di espulsione che nessuno controlla: vanno rimpatriati immediatamente, senza se e senza ma. E i medici corrotti? Devono essere smascherati, sospesi e processati per sabotaggio dello Stato. La Società Italiana di Medicina delle Migrazioni e le sue bande ideologiche vanno sciolte: non sono associazioni di cura, ma cellule di destabilizzazione.
L’Italia non può più tollerare questi tradimenti. I Cpr devono essere rafforzati, non chiusi, e le frontiere sigillate. Ogni clandestino deve essere un rimpatrio, ogni medico complice una sanzione. Il governo deve agire con pugno di ferro: i cittadini sono stufi di vivere sotto il giogo di questi camici rossi e dei loro protetti. Riprendiamoci la nostra sicurezza, la nostra sovranità, la nostra dignità. Fuori i clandestini, fuori i traditori! L’Italia agli italiani, ora!
Ricordo la storia del baluba col permesso di soggiorno umanitario perchè scoreggiava troppo e non poteva tornare in africa…
Bhe scoreggiando tanto da noi si può rintracciare facilmente, mentre al suo paese tra le scoregge degli animali avrebbe fatto perdere le proprie tracce.