Charlie Kirk è morto: la sinistra uccide i patrioti
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Questo omicidio politico ci lascia piuttosto sconvolti. I buoni sono i veri cattivi.
Le immagini non lasciavano scampo. Il colpo d’arma da fuoco contro il fondatore dell’organizzazione conservatrice di giovani attivisti Turning Point Usa ha colpito per uccidere. Trump: “Era amato e ammirato da tutti, specialmente da me”.
Lo stesso modo col quale volevano uccidere Trump. Lì una mano miracolosa intervenne. Qui no. Destini.
L’assassino è ancora in fuga. Non è quello arrestato poco dopo gli spari.
Kirk teneva dibattiti aperti, senza censura. Il suo slogan, quello tipico del ‘free spech’: Prove Me Wrong. Siccome non potevano farlo, lo hanno ucciso. I prog sono così.
“Charlie Kirk aveva solo 31 anni. Un marito, un genitore di due bambini, un uomo devoto alla propria famiglia e al proprio Paese, orgoglioso sostenitore della Libertà. È stato ucciso durante un incontro pubblico, mentre difendeva le proprie idee. È terribile: non si può morire in questo modo. Una preghiera per lui e un commosso abbraccio alla sua famiglia”, scrive su X il vicepremier Matteo Salvini.
“Ancora una volta, un proiettile ha messo a tacere il più eloquente narratore di verità di un’epoca. Il mio caro amico Charlie Kirk è stato l’implacabile e coraggioso crociato del nostro Paese per la libertà di parola. Preghiamo per Erika e i bambini. Charlie è già in paradiso con gli angeli. Chiediamo le sue preghiere per il nostro Paese”, le parole su X di Robert Kennedy jr, segretario alla Salute degli Stati Uniti.
“Charlie Kirk era un patriota incredibile: coraggioso, duro come la morte e un caro amico per tutta la nostra famiglia. In suo onore, tutte le proprietà Trump esporranno le loro bandiere a mezz’asta. Celebreremo sempre la sua vita, ci impegneremo a renderlo orgoglioso e pregheremo che Dio vegli su Erika e sui loro preziosi figli”, il post su X di Eric Trump, figlio del presidente Usa Donald Trump.
“Charlie Kirk è stato assassinato per aver detto la verità e difeso la libertà. Un amico coraggioso di Israele, ha combattuto le menzogne e si è battuto a favore della civiltà giudaico-cristiana. Ho parlato con lui solo due settimane fa e l’ho invitato in Israele. Purtroppo, quella visita non avrà luogo. Abbiamo perso un uomo incredibile. Il suo sconfinato orgoglio per l’America e la sua coraggiosa fede nella libertà di parola lasceranno un segno duraturo. Riposa in pace, Charlie Kirk”, scrive su X il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu.
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