Iryna sgozzata, Black Lives Matter: “Abbiamo diritto alla violenza”
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### L’Omicidio di Iryna Zarutska e il Silenzio Complice della Sinistra
Mentre la notizia dell’omicidio di Iryna Zarutska, una giovane rifugiata ucraina di 23 anni, accoltellata a morte su un treno leggero a Charlotte, North Carolina, il 22 agosto 2025, si diffondeva come un incendio sui social media, l’account ufficiale di Black Lives Matter (BLM) ha scelto un tempismo inquietante per pubblicare un estratto del film *Born in Flames*. Nel clip, un personaggio dichiara: “Abbiamo diritto alla violenza. Tutti gli oppressi hanno diritto alla violenza. È come il diritto di fare pipì: devi avere il posto giusto e il momento giusto.” Un messaggio che, nel contesto della brutale uccisione di una ragazza bianca da parte di Decarlos Brown Jr., un afroamericano pluripregiudicato con problemi mentali come troppi suoi simili, suona come una provocazione e una giustificazione della violenza. Questo è l’ennesimo esempio dell’ipocrisia della sinistra, che cerca di oscurare la mattanza di ragazze bianche mentre ci bombarda con il senso di colpa razziale e l’antirazzismo militante.
Proprio quando diventava virale sui social la notizia dell’omicidio di Iryna Zarutska perpetrato dall’afroamericano pluripregiudicato Decarlos Brown Jr., l’account ufficiale di Black Lives Matter ha pubblicato uno spezzone del film "Born in Flames" in cui si afferma che i neri… pic.twitter.com/vpkKAY9sk7
— Francesca Totolo (@fratotolo2) September 10, 2025
#### La Tragedia di Iryna Zarutska: Un Crimine Ignorato dalla Sinistra
Iryna Zarutska, una giovane donna che incarnava il sogno americano, è stata barbaramente uccisa da Decarlos Brown Jr., un 34enne senzatetto con un lungo elenco di precedenti penali. Brown, arrestato il giorno stesso e accusato di omicidio di primo grado, ora avrà la pena di morte grazie alle accuse federali annunciate dal Dipartimento di Giustizia. Il presidente Donald Trump non ha esitato a definire Brown un “ANIMALE” su Truth Social, denunciando le politiche “soft-on-crime” della sinistra che permettono a criminali recidivi di vagare liberi, mettendo a rischio vite innocenti come quella di Iryna. Ma mentre il mondo conservatore si stringe attorno alla memoria di questa giovane vittima, la sinistra e i suoi media complici sembrano fare di tutto per minimizzare il crimine, soffocando la verità sotto il peso del politicamente corretto.
#### Il Post di BLM: Una Vergognosa Giustificazione
Proprio mentre l’indignazione per l’omicidio di Zarutska cresceva, BLM ha deciso di gettare benzina sul fuoco pubblicando un estratto da *Born in Flames*, un film che glorifica la resistenza violenta degli “oppressi”. Il messaggio implicito è chiaro: la violenza contro i bianchi, come nel caso di Iryna, può essere giustificata come un atto di ribellione contro un presunto sistema oppressivo. Anche se BLM ha rimosso il post dopo le critiche, tentando di difendersi con un debole “la violenza da parte di qualsiasi razza è inaccettabile” su X, il danno era fatto. Screenshot del video hanno continuato a circolare, alimentando la rabbia di chi vede in BLM non un movimento per la giustizia, ma un’organizzazione che fomenta odio e divisione razziale. È ora che il presidente Trump mantenga la promessa di smantellare questa organizzazione, che molti considerano a tutti gli effetti terroristica per la sua retorica incendiaria e le violenze passate.
#### La Svolta delle Agenzie Federali: Dai Patrioti ai Veri Criminali
Per troppo tempo, sotto amministrazioni precedenti, l’FBI e altre agenzie federali hanno perseguitato patrioti e conservatori, etichettandoli come “estremisti” per le loro idee. Oggi, sotto la guida di Trump, le priorità stanno cambiando. L’Attorney General Pamela Bondi ha collegato l’omicidio di Zarutska a politiche lassiste sul crimine, promettendo una caccia senza quartiere ai veri criminali come Brown. Questo è un segnale forte: le autorità stanno finalmente affrontando la piaga della violenza urbana, spesso perpetrata da individui protetti dalla narrativa progressista. Non possiamo più permettere che i responsabili di crimini efferati siano coccolati da un sistema che sembra più interessato a placare gli attivisti di sinistra che a proteggere le vite innocenti.
#### La Cosa Più Orripilante: L’Oscuramento della Verità
La cosa più orripilante di questa vicenda non è solo l’omicidio brutale di una giovane donna bianca, ma il tentativo sistematico della sinistra di oscurare e giustificare crimini come questo. Attraverso l’arma dell’antirazzismo e la narrazione del “white guilt”, i progressisti cercano di addomesticarci, spingendoci a ignorare la realtà: le vite dei bianchi, specialmente di giovani donne come Iryna, sono sotto attacco. I media mainstream americani, da CBS a NBC, offrono una copertura superficiale, evitando di sottolineare l’aspetto razziale dell’omicidio per non “alimentare stereotipi”. Ma la verità è che questa reticenza protegge i colpevoli e sminuisce le vittime, lasciandoci indifesi di fronte a una violenza che non conosce confini.
#### “White Lives Matter”: Un Grido di Sopravvivenza
“Le vite dei bianchi contano” non è solo uno slogan, ma un urlo disperato per la nostra sopravvivenza. Non possiamo più permettere che la sinistra ci intimorisca con accuse di razzismo ogni volta che denunciamo la violenza contro la nostra comunità. L’omicidio di Iryna Zarutska non è un caso isolato, ma parte di un pattern che viene ignorato o giustificato da chi vuole mantenere il controllo attraverso la divisione razziale. È tempo di alzare la voce, di pretendere giustizia e di smettere di piegarci al senso di colpa che ci viene imposto.
“White Lives Matter” non è un grido di odio, ma un’affermazione di dignità e sopravvivenza. Non ci piegheremo. Per Iryna, e per tutte le vittime dimenticate, dobbiamo combattere.
Giusto, i baluba hanno diritto alla violenza quindi diamogliela, tanta, finchè non crepano…