Arrestato di nuovo Baby Gang: Amadeus lo voleva a Sanremo
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**Baby Gang, il trapper criminale che Amadeus voleva a Sanremo: stop agli immigrati di seconda generazione e al ricongiungimento familiare**
L’arresto di Zaccaria Mouhib, in arte Baby Gang, sedicente italiano di origini marocchine, getta un’ombra inquietante sull’immigrazione di seconda generazione, l’ennesima. Trovato in possesso di una pistola in un hotel di Milano, questo cosiddetto “artista” trap, già noto per i suoi guai con la giustizia, rappresenta l’ennesimo fallimento dell’integrazione e delle politiche migratorie permissive. È ora di dire basta: abrogare il ricongiungimento familiare e tornare al principio dello *ius sanguinis* è l’unica via per proteggere l’Italia da figure come Mouhib, che sfruttano la cittadinanza per seminare caos.
Baby Gang, idolatrato da una generazione di giovani immigrati disorientati, è il simbolo di un’integrazione malata. Nato in Italia da genitori marocchini, ha scelto la via della criminalità, infangando il nostro Paese con comportamenti che nulla hanno a che fare con i valori italiani. La sua presenza, e quella di tanti come lui, è il frutto di politiche scellerate che hanno permesso il ricongiungimento familiare, trasformando le nostre città in polveriere. Non possiamo più tollerare che individui come Mouhib, con un piede nella criminalità e l’altro nella ribalta mediatica, rappresentino l’Italia.

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E poi c’è lo scandalo Sanremo. Amadeus, con un’ingenuità sconcertante o, peggio, con un calcolo cinico per inseguire il pubblico giovane, aveva pensato di portare questo delinquente sul palco dell’Ariston, come se la fama giustificasse tutto. È inaccettabile che un personaggio con un curriculum giudiziario come Baby Gang, oggi rinchiuso a San Vittore, potesse essere celebrato come icona culturale. Questo è il risultato di un sistema che premia la trasgressione e ignora il degrado morale.
La soluzione? Chiudere le porte al ricongiungimento familiare, che ha permesso a famiglie straniere di crescere figli senza radici italiane, spesso inclini alla criminalità. Torniamo allo *ius sanguinis*: la cittadinanza deve essere un privilegio riservato a chi condivide il nostro sangue, la nostra storia, i nostri valori. Basta con l’illusione del multiculturalismo, che ha prodotto solo ghetti e delinquenza. Baby Gang è la prova vivente di un esperimento fallito: l’Italia non può più permettersi di essere ostaggio di queste realtà.
È tempo di agire con fermezza. Abroghiamo le leggi che favoriscono l’immigrazione incontrollata e proteggiamo la nostra identità. L’arresto di Mouhib sia un monito: l’Italia non è terra di conquista per chi porta armi e disprezza le nostre leggi. Amadeus e chi come lui promuove questi falsi idoli si assuma le proprie responsabilità. Riprendiamoci il nostro Paese, ora.
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