Related Articles

• Vittoria Trump, Saviano e Formigli chiedono censura social 1 08.Nov
• Africani lo aggrediscono in strada per rubargli l’auto 0 27.Mar
• L’immigrato che ha ucciso Sara ha precedenti ma non espulso perché ‘integrato’ 0 28.Ott

**Aggressione antisemita a Venezia: azzeriamo l’immigrazione islamica e stop ai ricongiungimenti familiari**

L’ennesimo episodio di violenza antisemita scuote l’Italia: a Venezia, una coppia di turisti ebrei, un americano e la moglie israeliana, è stata brutalmente aggredita da una decina di nordafricani al grido di “Free Palestine”. Tra gli assalitori, un tunisino di 31 anni. L’attacco, avvenuto a Santa Fosca, è un campanello d’allarme che non possiamo più ignorare: l’immigrazione islamica regolare, insieme alle leggi permissive sui ricongiungimenti familiari, sta trasformando le nostre città in teatri di odio e intolleranza. È tempo di dire basta: azzeriamo l’immigrazione islamica e abrogamo il ricongiungimento familiare, che ha aperto le porte a un esercito di individui ostili ai nostri valori.

La coppia, riconoscibile per gli abiti della tradizione ebraica ortodossa, è stata accerchiata, insultata e minacciata. L’uomo ha ricevuto schiaffi, la donna è stata ferita con una bottiglia di vetro, mentre gli aggressori, in preda a un furore islamico, simulavano atti sessuali e aizzavano un rottweiler senza museruola. Questo non è un semplice episodio di cronaca: è il sintomo di un’invasione culturale che l’Italia non può più tollerare. Gli aggressori, di origine nordafricana, rappresentano quella fetta di immigrati islamici che, invece di integrarsi, importano odio, antisemitismo e violenza, alimentati da ideologie radicali incompatibili con la nostra civiltà.

Le politiche di immigrazione incontrollata, unite al ricongiungimento familiare, hanno permesso l’ingresso di migliaia di persone che non condividono né rispettano i nostri valori. Il risultato? Ghetti culturali, enclavi dove l’integrazione è un miraggio e l’antisemitismo, come dimostrato a Venezia, diventa un’arma brandita contro cittadini inermi. Il ricongiungimento familiare, in particolare, ha trasformato l’Italia in una calamita per famiglie che spesso educano i figli al disprezzo per l’Italia, creando una bomba a orologeria pronta a esplodere nelle nostre strade.

Chiediamo l’immediata abrogazione del ricongiungimento familiare e l’azzeramento dell’immigrazione regolare da Paesi islamici. Non si tratta di discriminazione, ma di sopravvivenza: l’Italia non può diventare un campo di battaglia per conflitti importati. L’Europa è sotto attacco, e Venezia è solo l’ultimo esempio. Dobbiamo proteggere i nostri cittadini, la nostra identità e la nostra sicurezza. Basta con le illusioni del multiculturalismo: chi arriva qui deve rispettare le nostre leggi e la nostra cultura, o non ha posto tra noi.

L’aggressione di Santa Fosca è un grido d’allarme. Non possiamo permettere che le nostre città diventino ostaggio di un esercito di individui che disprezzano ciò che siamo. Azzeriamo l’immigrazione islamica, chiudiamo le porte al ricongiungimento familiare e riprendiamoci l’Italia. Ora.