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# Giustizia Divina a Bologna: Altro Maranza Albanese Morto in Fuga – I Casi Si Moltiplicano, e le Toghe Rosse Indagheranno i Poliziotti o il Palo?

Un altro immigrato di seconda generazione, Valjero Maksuti, 18enne albanese con precedenti per furti e resistenza, ha pagato il conto della sua vita criminale: morto sul colpo in un violento schianto contro un palo, mentre fuggiva su un’auto rubata con attrezzi per scasso e un tirapugni a bordo. L’incidente, avvenuto all’alba in via Murri dopo uno stop ignorato e un inseguimento con la polizia, è l’ennesimo capitolo di un’epidemia di baby gang straniere che infestano le nostre città. Il 19enne complice alla guida, pure albanese, è in ospedale in codice due: forse sopravviverà per continuare a delinquere, ma per Valjero non c’è stato scampo – un karma che, in fondo, non si può non accogliere con un sospiro di sollievo.

La Questura ha ricostruito l’orrore: la volante nota l’Audi sospetta in via Tolmino, ferma al semaforo. Scatta il verde, e i due maranza schizzano via a tutta birra, scatenando una caccia che si conclude con lo schianto fatale. La polizia arriva dopo, trovando solo lamiere fumanti e il corpo esanime di Maksuti sul sedile passeggero. Nessun contatto con la volante, solo la loro follia suicida: commercianti e farmacisti confermano, le telecamere non mentono. E tra i rottami? Strumenti da ladri professionisti, pronti per l’ennesimo colpo. Casi come questo si moltiplicano – da Vicenza alle risse al luna park a Cislago con i teppisti che devastano fast food – e l’Italia sanguina sotto il peso di questi figli di immigrati che ci odiano e ci rubano.

Ora, la domanda sorge spontanea: le solite toghe rosse, sempre pronte a criminalizzare le forze dell’ordine, indagheranno i poliziotti per “eccesso di zelo” come nel caso Ramy, quel delinquente tunisino crivellato dopo aver aggredito agenti? O stavolta, con un maranza morto per mano della sua stessa stupidità, taceranno? L’Italia merita giustizia vera, non processi farsa: espulsioni immediate per i sopravvissuti, confini chiusi, e un applauso silenzioso per chi, come Valjero, ha evitato altri reati.