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“Non riesco ad accodarmi a chi dice che ogni vita umana va rispettata”

Questo è @robertosaviano.#CharlieKirk pic.twitter.com/4xy99ig7q4

— Francesca Totolo (@fratotolo2) September 13, 2025

### Saviano, un’Altra Occasione Persa: “Non Rispetto Ogni Vita Umana”, e Noi Paghiamo la Sua Scorta?

Roberto Saviano perde un’altra ennesima occasione per stare zitto e, con la sua solita ipocrisia, attacca il valore della vita umana in un tweet che ha scatenato indignazione. Riferendosi all’omicidio di Charlie Kirk – il giovane patriota conservatore di 31 anni assassinato il 10 settembre 2025 nello Utah – lo scrittore campano ha dichiarato: “Non riesco ad accodarmi a chi dice che ogni vita umana va rispettata”. Una frase che, nel contesto della tragedia, suona come una giustificazione velata della violenza contro chi non allinea al pensiero woke, equiparando un padre di famiglia a un bersaglio legittimo per l’odio ideologico. Mentre i patrioti piangono Kirk, Saviano – protetto da una scorta milionaria pagata dai contribuenti italiani – ammette di non rispettare la vita di chi difende valori tradizionali, come se la maggioranza degli italiani che finanzia la sua sicurezza non meritasse lo stesso rispetto.

#### Il Tweet Incriminato: Odio Ideologico Camuffato da Riflessione

Il post di Saviano, pubblicato l’11 settembre su X, arriva a poche ore dalla morte di Kirk, colpito al collo da un cecchino durante un dibattito aperto. Invece di condannare l’atto, Saviano insinua che certe vite – quelle dei conservatori come Kirk, critico del wokismo e sostenitore di Trump – non valgano il “coro morale” del rispetto universale. “Non riesco ad accodarmi al coro morale, che pur rispetto, di chi dice che ogni vita umana va rispettata”, scrive, riecheggiando il suo parallelo precedente con l’incendio del Reichstag per accusare Trump di dittatura. Su X, la reazione è furiosa: “Saviano, schifo: e pensare che gli sarebbe bastato tacere”, tuona un utente. Un altro: “Vai a spiegare a lui quanto sia ignobile lasciare intendere che chi è di destra può essere un bersaglio”. Maddalena Loy su La Verità denuncia: “Saviano e i suoi sodali alimentano la spirale della violenza politica, soprattutto tra i presunti intellò”.

Questo non è un lapsus: Saviano ha una storia di retorica divisiva, etichettando dissidenti come “fascisti” e giustificando l’odio contro chi difende l’identità nazionale. Nel frattempo, gruppi estremi come Osa e Cambiare Rotta celebrano Kirk con post come “Oggi un giorno meno buio”, e anarchici minacciano eurodeputati leghisti come Silvia Sardone (“Sardone appesa”). La sinistra, sentendosi sconfitta, ricorre a colpi di coda woke, oscurando la “mattanza di patrioti bianchi” con white guilt.

#### La Scorta Pagata dai Contribuenti: Un Lusso per un “Cattivo Maestro”

Perché dobbiamo pagare la scorta a gente come Saviano, che non rispetta la vita umana della maggioranza degli italiani che gliela finanzia? La protezione dello scrittore, costata allo Stato oltre 500.000 euro annui dal 2006 (per un totale di decine di milioni), è giustificata da minacce mafiose. Ma quando Saviano usa la sua piattaforma per giustificare la violenza contro conservatori – vite di “maggioranza” che pagano le tasse per proteggerlo – emerge l’ipocrisia. Mentre procure inseguono patrioti per tweet “sgradevoli” e sono impegnate con Phica.eu, ignorano terroristi da tastiera che incitano all’odio. Saviano, con il suo “non rispetto ogni vita”, diventa un cattivo maestro che semina divisione, protetto da chi lui stesso disprezza.

La cosa più orripilante è questo doppio standard: la sinistra piange per George Floyd (minuto di silenzio al Parlamento UE), ma esulta per Kirk e nega commemorazioni. “Le vite dei bianchi contano” non è slogan vuoto, ma grido per la sopravvivenza. Basta finanziare chi ci odia: per Charlie Kirk, per i patrioti minacciati, è tempo di giustizia vera.