Pd issa sul Campidoglio di Roma la bandiera di uno stato islamico

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By V settembre 19, 2025 15:08

Pd issa sul Campidoglio di Roma la bandiera di uno stato islamico

In Italia dovrebbe sventolare solo il Tricolore. Già lo straccio UE è un’offesa alla nostra identità. Issare questo lenzuolo islamico è come dire ai musulmani: questa è casa vostra. Non lo è. E neanche casa del PD.

### Vergogna sul Campidoglio! Gualtieri, il sindaco Pd, innalza la bandiera di uno Stato islamico e tradisce Roma.

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**Roma, 19 settembre 2025** – Che schifo! Che infamia! Mentre la Città Eterna, culla della civiltà cristiana e baluardo di libertà, dovrebbe sventolare orgogliosa il tricolore italiano e magari la bandiera con l’aquila, il sindaco Roberto Gualtieri, quel figuro del Pd, ha osato issare sul Palazzo Senatorio una bandiera straniera: quella della Palestina, simbolo di uno Stato islamico intriso di sangue e propaganda terroristica! È un affronto, un tradimento, un pugno in faccia alla nostra storia, alla nostra identità e soprattutto alla Comunità Ebraica di Roma, la più antica del mondo, che da oltre duemila anni convive con noi e che oggi piange per questa umiliazione pubblica.

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Immaginate la scena: la bandiera palestinese, quella stessa che sventola nelle piazze urlanti di “morte a Israele”, ora garrisce lassù, sul Campidoglio, come se Roma fosse una succursale di Gaza! E tutto questo per una mozione approvata dall’Aula Giulio Cesare, quella fogna politica dove la maggioranza ha imposto di “condannare ogni attentato al diritto internazionale umanitario, compresa la recente offensiva contro Gaza City” e di esporre quel cencio come “segno di vicinanza e solidarietà” ai palestinesi. Solidarietà? Ma di grazia, signor Gualtieri, e l’orrore del 7 ottobre? E i bambini israeliani sgozzati da Hamas, quel mostro islamista che si nasconde tra civili e usa la bandiera come scudo per i suoi crimini? Lui tace, lui che governa con i soldi dei romani, e lascia che questa propaganda pro-Pal faccia breccia nel cuore della nostra città!

Victor Fadlun, presidente della Comunità Ebraica di Roma, ha gridato al mondo il suo dolore: “Vedere la bandiera palestinese sventolare sul Campidoglio è un colpo al cuore per gli ebrei di Roma. Una scelta di campo divisiva che non ci rappresenta né come cittadini, né come ebrei che hanno radici millenarie in questa città”. E ha ragione da vendere! Questa non è inclusione, è un oltraggio! Ricordate l’attentato alla Sinagoga del 1982? Terroristi palestinesi massacrarono un bimbo di due anni, Stefano Gaj Taché – “il nostro bambino”, come lo chiamò il Presidente Mattarella – e ferirono decine di innocenti. E ora? Gualtieri e i suoi complici del Consiglio Comunale calpestano quella memoria per compiacere una lobby di esaltati che urlano odio contro Israele. “È una decisione che contrasta con la memoria dell’attentato alla Sinagoga”, tuona Fadlun, e noi con lui: come si fa a rattristare e stupire di più? Questa bandiera aggrava il clima di antisemitismo dilagante, alimenta l’incertezza per gli ebrei romani e getta Roma nel fango della divisione!

E non è finita qui: la bufera infuria sui social, dove i cittadini romani – ebrei e non – scaricano la loro furia contro questo scempio. Sotto al post Facebook del consigliere Pd Giovanni Zannola, che si vanta con una foto della bandiera e scrive “è la cosa giusta da fare, senza se e senza ma”, piovono commenti di fuoco. “Due popoli, implica la presenza di due bandiere assieme alla SACROSANTA bandiera della pace. La pace non si fa con una sola. Questo è negare i diritti dell’altro!”, scrive uno. Un altro attacca: “Ci andate pure fieri! Ma la Palestina la dobbiamo fare in Europa, a Roma?? Fatemi capire! Ma cosa c’entra! Togliete quello scempio!”. E ancora: “Una decisione assurda, presa senza il consenso dei cittadini romani, solo per pochi esaltati. Quante bandiere dovrebbero sventolare? Una per ogni popolo che subisce massacri?”. Qualcuno ironizza: “Scusa, ma la bandiera dell’altro stato?”. Oppure, con sarcasmo tagliente: “Domani immagino mettiate quella del Sudan?”. Ascoltateli, Gualtieri! Il popolo romano non è un gregge da manipolare con le vostre mozioni ipocrite!

Vittorio Pavoncello Botticella non le manda a dire: “Un atto vergognoso: una resa alla propaganda di Hamas e un tradimento verso la comunità ebraica più antica del mondo, presente a Roma da oltre duemila anni”. E accusa dritto al cuore: “Il sindaco Roberto Gualtieri e il Comune di Roma non possono lavarsene le mani: questo gesto resta un marchio di disonore per l’intera città!”. Vittorio Di Segni va oltre, chiamando in causa l’assessora Tobia Zevi, membro della comunità ebraica nell’amministrazione Gualtieri: “Non dice niente un membro dell’amministrazione Gualtieri… Che fa parte nella nostra comunità? Nessuna parola… Solo silenzio per questo tizio che non dice niente!”. Silenzio complice, ecco cos’è! Il Pd, partito di sinistroidi che fingono di difendere i diritti umani, oggi si genuflette davanti a simboli di odio islamista, mentre gli ebrei di Roma tremano nelle loro case.

Basta, signori del Pd! Togliete immediatamente quella bandiera straniera dal nostro Campidoglio! Roma non è un palcoscenico per le vostre crociate ideologiche, né un trofeo per Hamas. È la Città Eterna, patria di imperatori e santi, non di terroristi e propaganda. Gualtieri, dimettiti! E se non lo fai, sappi che la rabbia dei romani – quella vera, non la vostra finzione – ti inseguirà fino all’ultimo voto. Vergognatevi!

Pd issa sul Campidoglio di Roma la bandiera di uno stato islamico ultima modifica: 2025-09-19T15:08:09+00:00 da V
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By V settembre 19, 2025 15:08
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1 Comment

  1. S.C. settembre 19, 15:47

    Questi hanno bisogno di un trattamento sanitario urgente in una clinica per malati mentali, potrebbero a breve peggiorare.

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