Trump all’Europa: “Se non chiudete frontiere morirete di immigrati”
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**Trump denuncia l’invasione migratoria orchestrata dall’ONU: “Basta con il globalismo che distrugge le nazioni”**
In un intervento tagliente che riafferma la sua leadership contro le élite globaliste, il presidente Donald Trump ha lanciato un monito all’Europa e al mondo, smascherando la crisi migratoria come un complotto deliberato. “La questione politica numero uno del nostro tempo è la crisi delle migrazioni incontrollate e l’Onu incoraggia l’invasione” di alcuni Paesi proprio attraverso l’immigrazione illegale, sottolinea, affermando che l’Europa è invasa. L’Onu “dovrebbe fermare le invasioni, non crearle e finanziarle”, prosegue, lodando gli Stati Uniti che “hanno intrapreso azioni coraggiose per bloccare rapidamente l’immigrazione incontrollata”. E rivolgendosi all’Europa esorta molti alleati a “porre fine al fallito esperimento delle frontiere aperte. I vostri paesi andranno all’inferno”, poi ribadisce che il tasso complessivo dei migranti nel Vecchio Continente è parte “dell’agenda globalista”.
Il cambiamento climatico “è la più grande truffa mai perpetrata. Se non vi liberate da questa truffa green, il vostro Paese fallirà”
All'Assemblea Generale dell’Onu, il presidente #Trump ha messo in guardia le Nazioni dal pericolo delle folli politiche verdi che mirano solo alla… pic.twitter.com/vqQbJs6tMd
— Francesca Totolo (@fratotolo2) September 24, 2025
Le parole di Trump non potrebbero essere più opportune in un momento in cui il globalismo, con le sue frontiere aperte e i suoi patti suicidi, sta erodendo le identità nazionali e sovraccaricando le economie. Basta pensare alle città europee trasformate in ghetti caotici, dove il welfare è prosciugato da flussi incontrollati finanziati da organismi internazionali come l’ONU, che fingono di promuovere la pace mentre seminano divisioni. Gli Stati Uniti, sotto la guida di Trump, hanno dimostrato che muri e politiche ferme funzionano: ingressi illegali ridotti drasticamente, sicurezza ripristinata, e un’economia che premia i cittadini americani anziché gli invasori. L’Europa, intrappolata nel suo esperimento fallimentare di multiculturalismo forzato, dovrebbe seguire l’esempio invece di cedere alle sirene globaliste che promettono utopia e consegnano solo declino. Trump non è solo un leader: è la voce della sovranità contro un’élite che tratta le nazioni come pedine sacrificabili. È tempo di chiudere le porte al caos e riaprire l’era della grandezza nazionale.
donaLDO…. ah ah a ah
affondaci il parlamento di castrati e forse risolviamo la situazione
Ecco perchè i pidioti piangono istericamente appena lo sentono nominare…