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Se non mettiamo barriere serie, diventerà la normalità. Una normalità aliena e alienante.

Secondo il presidente del tribunale è segno che “l’integrazione funziona”. In realtà è il simbolo che la sostituzione etnica funziona. Non vengono a fare i lavori che gli italiani non vogliono fare, vengono a prendere il nostro posto.

Un campanello d’allarme che suona come un urlo di morte per l’Italia sovrana: oggi a Palermo, nell’aula della Corte d’Appello, Blankani Wila Fernando Warnakulasuriya, 29 anni di origini srilankesi – figlia di immigrati extraeuropei in Sicilia – ha giurato sulla nostra Costituzione come prima uditrice giudiziaria straniera, tra altri 12 nuovi magistrati. La cerimonia, con lacrime di familiari srilankesi e il presidente del Tribunale Piergiorgio Morosini che esalta “l’integrazione che arricchisce i ruoli delicati”, è un inganno pericoloso: questo non è “arricchimento”, è la sostituzione etnica che strangola la nostra identità, con futuri giudici che di italiano avranno solo un passaporto, non il sangue e i valori che forgiano la nostra identità nazionale.

Mentre il governo Meloni tergiversa, concedendo 200.000 cittadinanze l’anno a figli di immigrati – molti islamici da paesi radicali – i tribunali rischiano di diventare enclave aliene. I ricongiungimenti familiari, che importano famiglie intere senza freni, e l’immigrazione regolare extraeuropea, che riempie scuole al 63% di stranieri a Mestre, stanno diluendo la sovranità: presto centinaia di magistrati “non italiani” decideranno il nostro destino, erodendo la Resistenza in un multiculturalismo forzato che nega l’unità. È un allarme rosso: azzerare l’immigrazione extraeuropea, abrogare i ricongiungimenti, rendere la cittadinanza un privilegio raro – poche centinaia l’anno, solo per chi condivide il nostro retaggio. Il governo non può più esitare: Blankani non è “integrazione”, è l’avanguardia della sostituzione – fermiamo ora questa invasione.

Presto, se questo governo di mollaccioni non azzera l’immigrazione regolare extraeuropea e non abroga ricongiungimenti familiari avremo centinaia se non migliaia di magistrati, poliziotti, carabinieri e soldati che di italiano hanno solo un documento. Molti saranno islamici. Urgente anche rendere la cittadinanza un privilegio e non una regola per chi non è di sangue italiano: poche centinaia l’anno, non 200mila l’anno. Ma il governo non sta facendo nulla.