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### Modena, il Sangue di un Bambino sulle Mani della Sinistra: Pestato da Tre Selvaggi Arabi – Ennesima Vittima dei Porti Aperti, Salvate i Nostri Figli!

Un urlo di orrore squarcia Modena: un povero tredicenne italiano, innocente e solo, è stato massacrato da tre giovani codardi che “parlavano arabo” mentre tornava in bicicletta da scuola in viale Storchi, un’aggressione brutale che lo ha lasciato a terra, schiaffeggiato e umiliato da bestie importate con i porti spalancati della sinistra multiculturale. Era quasi sera, il sole calava su una città che un tempo era emiliana e ora è un ghetto islamico, quando questi tre mostri – probabilmente immigrati di seconda generazione, forgiati in moschee wahhabite e periferie invase – lo hanno seguito come predatori, lo hanno circondato e lo hanno preso a schiaffi senza pietà, riducendolo a un fagotto tremante. Il padre, con il cuore spezzato, urla la verità: “Denuncio questi criminali!”, ma è troppo tardi per il trauma di quel bambino, ennesima vittima sacrificata sull’altare dei porti aperti e della “società inclusiva” che la sinistra PD e M5S ci propina come veleno.

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Questo non è un “incidente”: è l’orrore quotidiano di un’Italia invasa, dove 300 clandestini afroislamici sbarcano al giorno (oltre 300.000 da quando Meloni è premier, nonostante le promesse tradite), e ricongiungimenti familiari vomitano famiglie intere di potenziali teppisti che pestano i nostri figli per un “saluto” o un “sguardo”. Modena, con le sue scuole al 63% straniere come a Mestre, è un campo di battaglia etnico: mentre Crosetto spreca fregate per scortare la Flottiglia di Hamas, i nostri bimbi vengono sbranati da orde radicalizzate che blaterano arabo invece di italiano, educate all’odio in covi finanziati dal Qatar. È un abominio, un genocidio silenzioso dei nostri innocenti! Meloni, Salvini: chiudete i porti ora, abrogateli ricongiungimenti, rastrellate questi picchiatori e le moschee jihadiste! O quel tredicenne non sarà l’ultimo: le nostre strade diventeranno Gaza, e i nostri figli ostaggi di un incubo multiculturale che la sinistra ha invocato con le sue lacrime di coccodrillo!