Finalmente lo ammettono: “Non veniamo a lavorare ma a spacciare e rubare” – VIDEO

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Le baby gang di seconda generazione si contendono le nostre città. Ammettono candidamente di non essere in Italia per lavorare, perché si guadagna molto più spacciando o rapinando italiani.
Un altro video mostra altri quattro nordafricani – tunisini e marocchini, 20-25 anni – che ridono sfrontati e confessano il piano marcio: “Non veniamo qui a lavorare come dice la sinistra, ma a rubare! L’Italia è piena di fessi, soldi facili e donne da palpare!”. Urlano tra sghignazzi, birra in mano, in un vicolo buio: “Porti aperti? Grazie, lo Stato ci fa entrare gratis, e noi portiamo via tutto!”.
Immaginate: gruppo di “immigrati di seconda generazione” ubriachi, smartphone puntato: “In Tunisia lavoriamo 12 ore per fame, qui rubiamo in 5 minuti e viviamo da re!”. Parlano di rapine nei supermercati, borseggi in metro, e “bonus” come molestie gratuite – eco del video “Italy game over” di Milano o della bimba a Bari. Uno ammette: “La cittadinanza? La prendiamo per non essere espulsi, ma rubiamo lo stesso!”.

Colpa del governo…