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# Ventimiglia: Sudanese di 26 Anni Insegue e Palpeggia Turista Olandese sul Lungomare – Scena Muta in Tribunale, Ma È un Mostro Immigrato: Remigratelo Subito!

**Giovane in Vacanza Terrorizzata: Lui la Segue, la Raggiunge, Mani Luride sul Corpo – Resistenza agli Agenti, Carcere Aperto per Predatori: Basta Invasione o le Nostre Strade Saranno Jungle Africane!**

Ventimiglia, porta d’Europa, è un inferno per le donne sole: un immigrato sudanese di 26 anni – ennesimo regalo tossico dei gommoni e dei porti spalancati – ha trasformato un innocente passeggio sul lungomare in un incubo di palpatine e terrore per una giovane turista olandese di 20 anni. Inizio estate, sole ligure, lei cammina serena in vacanza – e lui? La fissa con occhi da lupo, la segue come una preda, si avvicina sempre di più fino a sfiorarla insistentemente, mani sporche sul corpo indifeso. Lei, spaventata, si rifugia in un gruppo di passanti – illusa protezione! – ma il mostro la raggiunge, palpeggia senza pudore. Urla, fugge verso il mare, sconvolta per la vita: “Mi ha toccata, non mi stacavo!”, grida nella denuncia che ha smascherato la belva.

### L’Inseguimento da Predatore: Da Passeggiata a Violenza Sessuale

Lungomare di Ventimiglia, inizio giugno: la olandese, capelli al vento e costume sotto il vestito, nota lo sguardo ossessivo del sudanese – immigrato irregolare, forse sbarcato da chissà quale barcone della sinistra folle. Accelerare? Lui la tallona, si infila tra la folla, la isola: palpatine insistenti su seni e fianchi, terrore puro. Lei urla, scappa al mare – e lì, agenti del commissariato la salvano, ma lui resiste come un demone: calci, pugni, grida africane contro la legge italiana! Arresto lampo, trasferito alla casa circondariale di Imperia – recluso, finalmente! Violenza sessuale contestata dopo indagini serrate dalla denuncia coraggiosa della vittima: non un “equivoco”, ma un’aggressione premeditata, sadica, contro una donna bianca in terra nostra.

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Ieri, tribunale di Imperia: lui, difeso dall’avvocato Ramadn Tahiri (sostituito da Sandro Lombardi), sceglie la scena muta davanti al PM – codardia da immigrato che sa di aver perso! Nel frattempo, per la resistenza agli agenti, la difesa chiede perizia psichiatrica: “È pazzo?”. No, è un predatore africano, cresciuto nell’odio per l’Occidente, libero di palpeggiare turiste perché l’Italia perdona tutto! La giovane olandese, traumatizzata, testimonia: “Mi seguiva, mi ha toccata…”.

La turista olandese è l’ennesima vittima sacrificata all’altare del buonismo – non un’altra! Italiane e straniere, unite: l’Italia è nostra, non un parco giochi per sudanesi eccitati.