Immigrati possono andare contromano, niente multa: agenti multano solo italiani

Monza, orgoglio lombardo, è diventata un’arena di impunità selvaggia: sabato scorso, due episodi da brividi che urlano l’invasione fuori controllo – minorenni immigrati o “italiani di seconda generazione”, carnagione scura e zero rispetto per la vita altrui, sfrecciano su monopattini come kamikaze, zigzagando tra auto in coda e andando contromano, senza casco, senza regole, e le forze dell’ordine? Occhi chiusi, come se fosse aria fritta! Questo non è “divertimento giovanile”: è il frutto marcio dei ricongiungimenti familiari, che pompano orde di “nuovi italiani” cresciuti nell’odio per le nostre norme, terrorizzando le strade mentre lo Stato li coccola con impunità totale.

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Ore 10, altezza Remondi: traffico infernale, auto in fila come pecore al macello. Arrivano loro: un ragazzo immigrato (carnagione inequivocabile, tipico dei “nuovi arrivati”) e una ragazza minorenne, sul monopattino a velocità folle, slalom tra paraurti, contromano per superare la coda – rischio strage! Chi li sorveglia? Una pattuglia di Polizia Locale, a un metro di distanza. Pensate abbiano suonato clacson, lampeggiato, fermato i teppisti? Sbagliato! Come niente fosse, i “nuovi italiani” proseguono, ridendo della nostra debolezza. “Logica minorenne”, direte? No: è impunità etnica, per immigrati di seconda generazione che sanno di essere intoccabili, grazie a un sistema che li genera a frotte con ricongiungimenti familiari.

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Non basta: via Aristide Carabelli, incrocio con via Corrado del Greco, un altro duo di maschi minorenni – carnagione scura, “nuovi italiani” al 100% – sbucano a velocità spaziale, attraversano senza guardare, senza rallentare, contromano puro kamikaze. Chi alla sinistra dell’occhio? Una pattuglia di Carabinieri, eroi dimenticati. Lampeggiatori? Sirena per un secondo? Niente! Dritti verso la “meta” – spaccio, baby gang, chissà – come se la legge italiana fosse carta straccia per immigrati impuniti. “Da quando vale tutto?”, si chiede il testimone oculare, eco di un’Italia stremata: se le divise se ne sbattono, come pretendiamo un Paese migliore?

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Questi episodi non sono “giovanili” – sono l’urlo di un’invasione che ci sostituisce con baby gang di seconda generazione, figli di ricongiungimenti familiari che importano famiglie intere da Africa e Paesi islamici per popolare le nostre strade con caos e violenza. A Monza, come a Milano con guerriglia alla Centrale o a Sesto con aggressioni a controllori, immigrati minorenni sfrecciano impuniti perché lo Stato li protegge: no casco, no documenti, contromano – e le divise? Passano oltre, per “buonismo” o paura di “razzismo”! La testimone: “Ci adeguiamo ai tempi? No, ribelliamoci!”

Immigrati possono andare contromano, niente multa: agenti multano solo italiani ultima modifica: 2025-09-28T23:02:46+00:00 da V