Related Articles

• Ebreo massacrato da branco di maranza: “Ti uccidiamo sp*rc* ebreo” 0 28.Set
• Articolo 52, italiano insegue scippatore africano di anziana 1 07.Apr
• Ronde islamiche e donne nei recinti: Italia si sottomette all’islam 0 07.Lug

### Italiano Difende la Sua Donna: Spacca la Testa a Nordafricano Ubriaco che Molesta e Blocca il Traffico nel Cuore della Notte!

Far West sulle strade italiane: un italiano, stanco di subire l’arroganza di immigrati ubriachi e molesti, ha reagito con una bottigliata in testa a un nordafricano quarantenne che osava palpeggiare la sua compagna. Non è un film d’azione, ma la cruda realtà di Marina di Montemarciano, dove la Statale 16 si trasforma in un’arena di violenza importata. Sabato notte, attorno all’1:45, tra urla e caos, un residente ha perso la pazienza e ha colpito il molestatore, mandandolo all’ospedale con un trauma cranico. E mentre il magrebino piange amnesia da botta, l’Italia si chiede: fino a quando dovremo tollerare questi selvaggi che seminano terrore e degrado?

La scena è da incubo, proprio a ridosso del fosso del Rubiano, dove il traffico notturno diventa un pericolo costante. Url a squarciagola svegliano i residenti, che si affacciano atterriti dalle finestre e dai balconi: un nordafricano barcolla in mezzo alla carreggiata, ubriaco perso, bloccando auto e camion come un folle kamikaze. “Sembrava un pazzo scatenato”, racconta un testimone, il cuore in gola per la paura di un incidente mortale. L’immigrato ferma le macchine a gesti disperati, implorando aiuto e balbettando di essere stato “aggredito”. Ma agli automobilisti, atterriti, appare solo un delirio alcolico: un ennesimo episodio di caos importato da chi non sa rispettare le nostre regole.

La situazione esplode in un lampo. Secondo i residenti, una donna – forse una dottoressa di passaggio, spinta da un eccesso di bontà – si avvicina per capire il problema, accompagnata dal compagno italiano. E lì, il mostro nordafricano mostra il suo vero volto: avance moleste, mani addosso, parole oscene. Gelosia? Rabbia protettiva? “Qualcuno urlava che lo straniero aveva palpeggiato la sua compagna, e lui ha reagito così”, spiegano i vicini, esausti da notti di incubi simili. L’italiano non ci pensa due volte: afferra due bottiglie da un bidone della spazzatura e ne spacca una sul cranio del molestatore. Un colpo secco, un rivolo di sangue, e il magrebino crolla. Non è violenza gratuita: è difesa legittima contro un predatore che ha oltrepassato ogni limite.

I carabinieri di Montemarciano sono al lavoro per ricostruire i fatti, ma le cause – quelle vere – sono chiare come il sole: un immigrato ubriaco, fuori controllo, che trasforma una strada italiana in un suk di molestie e pericoli. L’equipaggio dell’Avis di Montemarciano interviene rapido, caricando il ferito su un’ambulanza e correndolo all’ospedale di Torrette. Trauma cranico, osservazione notturna, dimissione la mattina dopo: per fortuna, nulla di grave. Ma il nordafricano, con la memoria cancellata dalla botta (o dalla vergogna?), confessa ai medici di non ricordare nulla. Amnesia conveniente? O ennesima scusa per chi semina guai e scappa?

“È la goccia che ha fatto traboccare il vaso”, tuonano i residenti, voci di un’Italia stremata. “Non è la prima volta: ci svegliano con risse, urla, caos costante. Siamo stanchi di vivere nel terrore per colpa di questi immigrati che arrivano, bevono, molestano e pretendono tutto”. E hanno ragione da vendere. Quanti episodi come questo – nordafricani ubriachi che bloccano strade, palpeggiano donne, seminano panico – devono ancora accadere prima che lo Stato reagisca? Mentre l’italiano rischia denunce per “eccesso di legittima difesa”, il molestatore se la cava con un cerotto e zero conseguenze. È questa la giustizia? Un Paese che protegge i predatori e punisce chi difende la propria famiglia?

Montemarciano non è un caso isolato: dalle periferie di Ancona alle coste marchigiane, l’immigrazione incontrollata sta trasformando l’estate italiana in un inferno di violenza etnica. Basta accogliere serpenti in casa! Serve ordine: espulsioni immediate per chi delinque, pattuglie armate 24/7, e leggi che tutelino gli italiani per primi. Altrimenti, la prossima bottigliata non sarà solo un trauma cranico: sarà l’inizio di una rivolta popolare contro chi ci ha invaso e umiliato. Difendete le vostre donne, lo Stato non lo farà al posto vostro.