Israele ‘affonda’ la Flotilla, la crociera è finita: “Nessuno ha raggiunto acque di Gaza”
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**2 ottobre 2025** – Missione compiuta per la Marina israeliana: in un’operazione impeccabile e senza spargimento di sangue, le forze armate hanno intercettato e abbordato praticamente tutte le 40 imbarcazioni della cosiddetta “Global Sumud Flotilla”, neutralizzando sul nascere quella che non era altro che una pericolosa messinscena pro-terrorista. Nessuna nave ha osato avvicinarsi alle acque di Gaza, e i presunti “eroi umanitari” – tra cui l’eurodeputata italiana Benedetta Scuderi e il senatore Riccardo Croatti – ora si trovano in custodia ad Ashdod, in attesa di espulsione. Immagini docili di “teppisti di Allah” che si arrendono senza opporre resistenza, e navi di ONG come quella di Emergency che fanno retromarcia a tutta velocità, dimostrano una volta di più che, in Israele, non ci sono “toghe rosse” pronte a salvare il culo a chi sfida la legge con propaganda jihadista.
L’operazione, condotta dall’unità d’élite Shayetet 13 a circa 70-130 miglia nautiche dalla costa di Gaza, ha visto le motovedette israeliane circondare la flotta in acque internazionali, interrompere le comunicazioni e salire a bordo senza incidenti. “Greta Thunberg e i suoi amici sono sani e salvi”, ha ironizzato il Ministero degli Esteri israeliano, confermando che i 443 attivisti da 47 paesi – inclusi delegati pakistani come il senatore Mushtaq Ahmad – sono stati trasferiti in porto per interrogatori. Solo poche barche residue, come la Fair Lady e la Marinette, vagano ancora in alto mare, ma la loro fine è segnata: il blocco navale, vitale per impedire l’afflusso di armi a Hamas, resta inviolato.
Questa non è la prima farsa della Sumud Flotilla, partita da Spagna e Italia alla fine di agosto con il pretesto di “aiuti umanitari”. In realtà, come rivelato da documenti israeliani, si tratta di un’operazione coordinata con Hamas per smuggling di propaganda e fondi terroristici, negata invano dagli organizzatori. Ricordiamo la Mavi Marmara del 2010, dove militanti armati aggredirono i commandos israeliani: qui, invece, i “coraggiosi” si sono arresi docilmente, spruzzati da idranti e cannoneggiati con acqua di scarico, senza un graffio. Emergency e altre ONG, fiutato il pericolo, hanno fatto marcia indietro, lasciando i loro “compagni” a cavarsela da soli – un’ammissione implicita che sfidare Israele è un suicidio mediatico.

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In Italia, la reazione è stata un circo: proteste in 35 città, occupazioni e uno sciopero generale della CGIL il 3 ottobre, bollato dalla premier Meloni come “inutile e dannoso”, utile solo per un “lungo weekend ai sindacalisti”. Il ministro Crosetto ha chiarito: “Le navi andranno ad Ashdod, poi espulsioni rapide”, mentre il governo ha esortato a canali alternativi per gli aiuti, già attivi via terra con tonnellate di cibo distribuite dalla Croce Rossa. Eppure, Scuderi e Croatti – eletti per servire l’Italia, non Hamas – hanno preferito il martirio da tastiera, twittando di “intercettazioni illegali” prima di perdere il segnale.
Israele ha agito con professionalità, durante lo Yom Kippur, deviando droni e jamming le trasmissioni per evitare rischi. Nessun “genocidio” qui: solo difesa legittima contro un regime che usa civili come scudi e lancia razzi su Ashdod. Mentre il mondo ipocrita condanna da lontano – con Amnesty che blatera di “assalto alla solidarietà” – i fatti parlano chiaro: la flotilla è fallita, il blocco tiene, e Gaza riceve aiuti veri, non propaganda. Grazie a Israele per aver smascherato questi pagliacci: la pace passa per la fermezza, non per le barche dei terroristi.
Altro che vittoria dimostrativa, questa puzza tanto di figura di 💩💩💩! Del resto era più che prevedibile, Israele sa difendere i confini, impari il governo di Giorgia😆😆😆