Immigrato girava col guinzaglio per stuprare le donne italiane
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### Terrore sulla ciclabile: un altro assalto di un immigrato predatore – L’Italia trema mentre la barbarie avanza!
L’incubo sulla pista ciclabile di San Damaso si allarga: dopo lo stupro brutale di una 50enne ad agosto, emerge una nuova tentata aggressione che getta ombre inquietanti su un 19enne immigrato di Castelfranco, arrestato venerdì. Questo predatore, già sospettato di premeditazione per aver portato una corda durante l’abuso, potrebbe aver colpito ancora. La comunità è sotto choc, e la paura serpeggia mentre le autorità indagano su un secondo episodio che rischia di inchiodare questo mostro.
Il 20 maggio, una donna è stata spintonata brutalmente lungo il Percorso Natura, lo stesso tratto del Vivi Natura dove la 50enne è stata violentata. Il tardo pomeriggio di allora si è trasformato in un agguato: un ragazzo, descritto come molto giovane, ha tentato di farla cadere, ma lei è riuscita a fuggire. All’epoca, senza ferite gravi, non ha denunciato, limitandosi a una segnalazione alla polizia. Ora, con l’arresto del 19enne – nato in Marocco ma con cittadinanza italiana, studente bocciato più volte in un istituto professionale di Bologna – quel gesto assume contorni agghiaccianti. “Perché il ragazzo ha tentato di farla cadere? Voleva rapinarla? O abusare di lei?”, si chiedono gli investigatori della Squadra Mobile, guidata da Mario Paternoster, che stanno scavando nel passato di questo individuo per collegarlo al nuovo caso.
La pista della premeditazione si rafforza: la corda trovata in tasca durante l’aggressione di agosto suggerisce un piano studiato, e se il 20 maggio fosse stato un altro suo tentativo fallito, il quadro si farebbe ancora più nero. La donna, sentita in questura prima dell’arresto, ha fornito dettagli che coincidono temporalmente con i movimenti del sospettato, rendendo la sua testimonianza una bomba a orologeria. Se gli elementi lo confermeranno, il 19enne rischia un’altra accusa, mentre la comunità si interroga su quanti altri attacchi abbia nascosto questo lupo travestito da studente.
Oggi, alle prime ore del mattino, il giovane comparirà davanti al gip Barbara Malvasi per l’interrogatorio di convalida, assistito dall’avvocato Francesca Corsi. Ma la rabbia monta: questo è l’ennesimo schiaffo di un’immigrazione fuori controllo, dove giovani come lui – spesso integrati solo sulla carta – seminano terrore. Basta! Remigrazione forzata per irregolari, pene durissime per reati sessuali, e controlli serrati nelle aree verdi – o le nostre ciclabili diventeranno campi di sterminio! Sindaci e governo, agite, o il prossimo sangue innocente sarà sulla vostra coscienza!
Vox fate un articolo sui dati dell’immigrazione con questo governo…