Stuprata col machete da spacciatore marocchino a Rieti
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### Terrore nei boschi di Rieti: 22enne marocchino arrestato per stupro e violenza con machete – L’incubo della droga colpisce ancora!

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Un’ombra di terrore si allunga sui boschi di Rieti, dove un 22enne di nazionalità marocchina è stato arrestato con l’accusa gravissima di violenza sessuale aggravata. L’uomo, residente nel centro di accoglienza della zona, è stato fermato dalle forze dell’ordine dopo mesi di indagini, accusato di aver stuprato e massacrato una donna di 30 anni lo scorso aprile. La vittima, una reatina che aveva l’abitudine di acquistare droga dal suo aggressore, è stata attirata in un’area isolata di smercio, trasformata in un teatro di violenza brutale. La città è sotto shock, e la rabbia monta contro un’immigrazione criminale che sembra sfuggire al controllo.
Violentata e colpita con calci, pugni e machete nel bosco della droga a Rieti per vedetta
👉 arrestato un 22enne spacciatore marocchino che è stato rintracciato in un albergo di Napoli pic.twitter.com/1W6dQX3iTX
— Francesca Totolo (@fratotolo2) October 8, 2025
La tragedia si è consumata in un bosco periferico, un luogo noto come piazza di spaccio. La donna, ignara del pericolo, si era recata lì per comprare stupefacenti dal suo spacciatore abituale. Ma quella che doveva essere una transazione si è trasformata in un incubo: l’uomo, palesemente ubriaco, l’ha aggredita con ferocia inaudita. Sotto la minaccia di un machete, l’ha colpita con calci, pugni e percosse selvagge, stuprandola e lasciandola in condizioni disperate. La 30enne, con il coraggio di denunciare, ha permesso alla Squadra Mobile di Rieti di ricostruire l’accaduto, portando all’arresto del responsabile dopo un lungo lavoro investigativo.
Le ferite riportate dalla vittima parlano di un’aggressione bestiale: lividi, tagli e traumi che testimoniano la crudeltà dell’assalitore. Trasportata al pronto soccorso, la donna ha lottato per riprendersi, mentre le autorità raccoglievano prove schiaccianti contro il 22enne. L’arresto, avvenuto di recente, ha portato alla luce un altro caso di violenza legata al traffico di droga, un fenomeno in crescita: secondo il Viminale, i reati commessi da stranieri in Lazio sono aumentati del 17% nel 2025, con un’impennata del 10% delle violenze sessuali collegate allo spaccio.
La comunità di Rieti è in subbuglio. “Non possiamo più vivere con la paura di uscire di casa!”, tuonano i cittadini, chiedendo espulsioni immediate per chi delinque e la chiusura delle piazze di spaccio. Il bosco, un tempo luogo di pace, è diventato un simbolo di degrado e pericolo. Sindaci e governo devono agire: controlli serrati, deportazioni coatte e pene esemplari sono l’unica risposta a questa escalation di barbarie. Altrimenti, quante altre vittime innocenti dovranno cadere prima che si faccia qualcosa? Rieti piange, e l’Italia intera è in allarme!
Remigrazione subito!
Ma remigrazione vera…
A calci nelle 00 , aggiungerei…..💪👊