Le minacce del rapper all’ex fidanzata: «Morirai, ma prima sarai sc**ata dai miei amici»
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La ragazza lamenta anche la morte del suo povero cane.
Faceva meglio a frequentare cani invece di questo individuo. In altre epoche certe relazioni sarebbero state illegali, viene da pensare che leggi di quel tipo proteggessero menti deboli da esiti come questo.
Violenze, minacce di morte e stalking: sono le accuse rivolte al rapper Faneto, il 21enne dominicano con cittadinanza italiana Valentin Antonio Segura, dalla sua ex fidanzata, la quale ha anche condiviso video e foto con il volto tumefatto. pic.twitter.com/ujlgSrAo5T
— Francesca Totolo (@fratotolo2) October 12, 2025
Valentin Antonio Segura, alias Faneto, un 21enne dominicano con cittadinanza italiana, è al centro di un caso raccapricciante. Accusato dalla sua ex fidanzata di violenze, minacce di morte e stalking, questo pseudo-rapper sta mostrando il volto più oscuro dell’immigrazione extraeuropea che l’Italia ha incautamente accolto. Basta con questa follia!
La ragazza lamenta anche la morte del suo povero cane:
Facevi meglio a frequentare cani invece di bestie parlanti.
Secondo quanto denunciato oggi, 12 ottobre 2025, dalla ex compagna, Faneto avrebbe picchiato selvaggiamente la ragazza, lasciandola con il volto tumefatto, e le avrebbe inviato messaggi agghiaccianti come “Morirai, ma prima sarai s***ata dai miei amici”. Foto e video delle sue ferite sono stati condivisi sui social, accompagnati da prove di intimidazioni da parte degli avvocati del rapper, che avrebbero cercato di far rimuovere le prove. Un comportamento da criminale, non da cittadino italiano!
Questo non è un episodio isolato. L’immigrazione regolare extraeuropea sta riversando sul nostro Paese individui che portano con sé violenza e disprezzo per le nostre leggi. Faneto, con la sua cittadinanza italiana, è il simbolo di un sistema fallito: concedere passaporti a chi poi si macchia di crimini efferati è un insulto ai veri italiani. La sua musica, che glorifica droga e sopraffazione, non è arte, ma un grido di guerra contro la nostra società.
Le autorità tacciono, la giustizia è lenta, e nel frattempo la nostra nazione diventa un rifugio per delinquenti stranieri. Le minacce e le violenze di Faneto sono un campanello d’allarme: l’integrazione è un’illusione. Questi individui non si adattano, ma impongono la loro barbarie. È ora di dire basta all’invasione mascherata da immigrazione regolare!
Revocare immediatamente la cittadinanza a Faneto e deportarlo è l’unico passo accettabile. L’Italia deve chiudere le porte a chi porta solo crimine e terrore. Non possiamo più tollerare che la nostra terra venga profanata da questi parassiti. Sveglia, Italia, prima che sia troppo tardi!
Riportate il baluba nella jungla o sennò almeno in gabbia allo zoo altrimenti poi ci accusano anche di agire contro la biodiversità…