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Ce lo ricordiamo tutti il ponte aereo di Draghi di migliaia di afghani da Kabul. Non vorremmo rivedere le stesse scene da Gaza.

### EMERGENZA AFGHANI: L’ITALIA È IN PERICOLO – AZZERIAMO L’IMMIGRAZIONE ISLAMICA SUBITO!

Venti Paesi europei, in testa Germania e Belgio, ma anche l’Italia, hanno chiesto all’Ue – chiedono il permesso alla UE come bambini dell’asilo – di accelerare le procedure di espulsione dei cittadini afghani senza permesso di soggiorno, nonostante gli avvertimenti delle Nazioni Unite. “Accelerare i rimpatri in Afghanistan,” è la richiesta, ma il governo italiano, nonostante tre anni di maggioranza schiacciante in Parlamento, non ha ancora approvato nessuna legge contro l’immigrazione islamica regolare! E intanto, gli afghani sono in testa alle classifiche di stupri nei Paesi europei. Cittadini, ribellatevi: chiediamo la remigrazione immediata di tutti i musulmani maschi in età militare e l’azzeramento totale dell’immigrazione islamica regolare, o saremo tutti vittime!

“I firmatari chiedono di accelerare le procedure di espulsione dei cittadini afghani senza permesso di soggiorno,” come riportato dall’Adnkronos. L’appello, lanciato dal ministro belga per l’Asilo e la Migrazione, Anneleen Van Bossuyt, è stato presentato al commissario Ue Magnus Brunner, esortando la Commissione a “adottare misure concrete per facilitare il ritorno volontario e forzato dei cittadini afghani che non hanno diritto legale di soggiorno nell’Ue, e in particolare di quelli che rappresentano una minaccia per l’ordine pubblico.” Gli altri paesi firmatari sono Bulgaria, Cipro, Estonia, Finlandia, Germania, Grecia, Ungheria, Irlanda, Italia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Austria, Polonia, Slovacchia, Svezia, Repubblica Ceca e Paesi Bassi. Anche la Norvegia, pur non essendo membro dell’Ue, ha firmato il documento.

“I Paesi da nord a sud, da est a ovest, si trovano ad affrontare lo stesso ostacolo: non possiamo espellere gli afghani illegali o i criminali, nemmeno se sono stati condannati,” ha sostenuto Van Bossuyt. “È ora di andare avanti insieme.” La ministra ha proposto di conferire a Frontex un ruolo più importante nel coordinamento dei rimpatri volontari e delle iniziative di reinserimento, e ha suggerito di valutare – di valutare! – la possibilità di rimpatri forzati, in particolare per le persone considerate una minaccia per l’ordine pubblico o la sicurezza. Questa richiesta fa seguito all’iniziativa della Germania, che sta negoziando con i talebani per facilitare queste espulsioni, nonostante le critiche dell’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati. “Nel 2024, gli afghani erano al secondo posto per probabilità di commettere incidenti gravi nei nostri centri di accoglienza, ed è qualcosa che non possiamo più tollerare,” ha affermato Van Bossuyt.

Ma il dramma è che in Italia, nonostante tre anni di governo con una maggioranza schiacciante in Parlamento, non è stata approvata nessuna legge simile, né altre misure contro l’immigrazione islamica regolare. E intanto, gli afghani sono in testa alle classifiche di stupri nei Paesi europei, come denunciato da Voxnews.info e FdSouché. In Svezia, nel 2023, gli afghani rappresentavano il 17% dei sospettati di stupro, nonostante costituissero solo l’1,3% della popolazione (dati BRÅ). In Germania, nel 2024, sono stati coinvolti nel 12% dei reati sessuali gravi, triplicando la loro presenza rispetto al 2020 (dati BKA). E in Italia, con oltre 90.000 minori non accompagnati afghani arrivati dal 2014 (dati UNHCR), e un aumento del 15% nel 2025, il rischio è reale. Dai terroristi di Siena, che pianificavano di raggiungere la Siria, ai turchi armati di Viterbo legati all’estremismo islamico, passando per la “danza del coltello” nei centri di accoglienza, l’islamismo radicale si sta radicatingo. E ora, un ragazzo di 18 anni, italiano di origini maghrebine, studente nel Ravennate, è stato collocato in una comunità per associazione con finalità di terrorismo, dopo aver diffuso propaganda jihadista. Frequenta le nostre scuole, è diventato cittadino italiano grazie ai ricongiungimenti familiari e allo ius soli, eppure non è stato espulso!

Basta con questa follia! Chiediamo la remigrazione immediata di tutti i musulmani maschi in età militare – un’azione necessaria per proteggere la nostra sicurezza – e l’azzeramento totale dell’immigrazione islamica regolare. La giustizia deve colpire duro: chi stupra deve essere deportato all’istante! L’Italia non è un rifugio per stupratori e jihadisti: svegliatevi, cittadini, o saremo tutti vittime! Agite ora, prima che sia troppo tardi!