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### Pesaro, l’Affronto Intollerabile: Spacciatore Nigeriano Aggredisce Carabinieri e il Giudice Gli Restituisce i Soldi Sporchi di Sangue!

**Pesaro, 19 ottobre 2025** – È un oltraggio, un affronto che grida vendetta. Un 28enne spacciatore nigeriano, fermato con 24 dosi di eroina e 180 euro in contanti, ritenuti provento dello spaccio, ha aggredito i carabinieri a calci per divincolarsi durante l’arresto. E mentre i militari subivano violenza, mentre la città di Pesaro combatteva contro il degrado e la droga, il giudice, in un atto di pura follia, ha disposto la restituzione dei contanti allo spacciatore, patteggiando una pena di 10 mesi con sospensione. È un’offesa alla decenza, un’umiliazione per gli italiani onesti, un segnale chiaro che la giustizia in Italia è al collasso, che i criminali stranieri sono protetti, mentre i nostri figli soffocano nel veleno della droga. Basta! È ora di dire no a questo scempio, di pretendere che il governo chiuda le frontiere, espella i criminali e protegga i nostri militari, la nostra Italia!

Pesaro, durante l’arresto, un 28enne spacciatore nigeriano in possesso di 24 dosi di eroina e 180 euro in contanti prende a calci i carabinieri per divincolarsi

👉 ha patteggiato 10 mesi di reclusione con pena sospesa e il giudice ha disposto la restituzione dei contanti pic.twitter.com/2K7qQcUE0J

— Francesca Totolo (@fratotolo2) October 19, 2025

#### Un Spacciatore Nigeriano Aggredisce i Carabinieri: 24 Dosi di Eroina e 180 Euro in Contanti
Immaginate di essere un carabiniere, di fermare un 28enne nigeriano con 24 dosi di eroina e 180 euro in contanti, ritenuti provento dello spaccio, e di essere aggredito a calci per divincolarsi. È ciò che è successo a Pesaro, e non è un episodio isolato. Questo predatore, ospite di un sistema che lo protegge, non solo spaccia droga, non solo aggredisce chi lo arresta, ma viene poi premiato. Sì, premiato. Perché mentre i carabinieri subivano violenza, mentre la città di Pesaro combatteva contro il degrado, il giudice ha disposto la restituzione dei contanti, patteggiando una pena di 10 mesi con sospensione. È un’umiliazione, un’offesa alla decenza, un segnale chiaro che la giustizia in Italia è al collasso.

#### La Restituzione dei Soldi: Un’Offesa alla Decenza
E mentre i carabinieri venivano aggrediti, mentre i cittadini di Pesaro vivevano nella paura, il giudice ha deciso di restituire i 180 euro in contanti allo spacciatore. 180 euro, provento dello spaccio, soldi sporchi di sangue, di sofferenza, di vite distrutte. È un atto di pura follia, un’umiliazione per gli italiani onesti, un segnale chiaro che i criminali stranieri sono protetti, mentre i nostri militari sono abbandonati. E mentre il nigeriano patteggiava 10 mesi con sospensione, i carabinieri, eroi silenziosi, dovevano subire l’ennesima offesa. È un’offesa alla decenza, un’umiliazione per l’Italia, un segnale che la giustizia non esiste più.

#### L’Immigrazione Non Europea: Una Minaccia per la Nostra Sicurezza
Non giriamoci intorno: questo caso non è un’eccezione, ma la regola. L’immigrazione di massa non europea, soprattutto nordafricana, sta trasformando l’Italia in un terreno di caccia per predatori sessuali e spacciatori. Da nord a sud, le nostre città sono ostaggio di giovani stranieri che non si integrano, non rispettano, e agiscono con una violenza che ci terrorizza. E il sistema? Silenzioso, complice, impotente. La giustizia, con atti come questo, non protegge, ma umilia. E mentre i cittadini chiedono sicurezza, i criminali vengono premiati.

#### Basta con il Buonismo: Tolleranza Zero o Collasso
Siamo stufi di vivere nella paura, di vedere le nostre città trasformate in teatri di guerra da chi non ha alcun diritto di imporci il proprio caos. Le soluzioni ci sono, ma servono coraggio e volontà: espulsione immediata per chi commette reati, revoca della cittadinanza per i violenti di seconda generazione, chiusura delle frontiere. Basta sussidi a chi non si integra, basta moschee abusive, basta quartieri etnici dove la legge italiana non entra. Pesaro deve tornare italiana, non un’arena per predatori stranieri. E agli italiani diciamo: alzate la voce, pretendete giustizia, rifiutate un futuro dove i vostri militari sono prede e i vostri carnefici protetti. L’Italia non è un campo di battaglia: è la nostra casa, e la difenderemo, con la stessa ferocia con cui questi mostri ci attaccano. Basta con il silenzio: è tempo di una rivolta morale per salvare il nostro futuro, prima che sia troppo tardi!