Stuprata da islamici nel sottoscala del Kebab a Treviso

L’Italia è sotto assedio, e l’immigrazione islamica, legale o meno, è una bomba a orologeria che sta distruggendo la nostra società. L’ennesima prova arriva da un caso raccapricciante emerso a Treviso, riportato da *Treviso Today* il 28 ottobre 2025: una sedicenne è stata abusata nel sottoscala di un ristorante etnico gestito da pakistani, con tre cittadini di origine pakistana – di 27, 29 e 24 anni – ora a giudizio immediato. Questo scandalo, che coinvolge una rete di violenza sessuale simile alle infami “grooming gangs” già note nel Regno Unito, deve essere l’ultimo colpo per gridare basta: l’immigrazione islamica deve essere azzerata, a partire da quella legale, che permette a questi predatori di radicarsi nel nostro paese.

### Un Abuso Orribile: La Storia di una Vittima Innocente
Il 1° aprile 2025, una ragazzina di soli 16 anni è stata attirata nello scantinato di un locale etnico, dove è stata stordita con un drink a base di whisky e Coca-Cola e sigarette di marijuana. Secondo l’incidente probatorio dell’8 ottobre, la giovane ha ricordi vaghi di un 27enne – il proprietario del ristorante – che abusava di lei. Le prove sono schiaccianti: il Ris di Parma ha trovato il DNA del presunto violentatore e della vittima sul materasso del sottoscala, oltre che nel tampone vaginale della minorenne, confermando un rapporto sessuale completo. Questo mostro, insieme a un 29enne irreperibile (accusato di concorso morale) e a un 24enne (per favoreggiamento), ha trasformato un luogo di lavoro in un covo di orrori.

La vittima, rimasta sola, ha aiuto all’amico pakistano. Lui l’ha portata nel suo scantinato, dove teneva un materasso. Al mattino, confusa e traumatizzata, si è risvegliata con ricordi annebbiati, per poi essere trovata dal padre furioso, che ha chiamato il 118. La Procura, guidata dal sostituto procuratore Giulia Rizzo, ha richiesto il giudizio immediato, con il processo fissato per la prima quindicina di dicembre.

### L’Islamizzazione della Violenza: Le Grooming Gang Colpiscono

Questo non è un caso isolato, ma il sintomo di una piaga importata: le grooming gangs, bande organizzate di origine pakistana che prendono di mira minorenni vulnerabili e fragili, stanno arrivando in Italia, seguendo il modello britannico. In Regno Unito, queste reti hanno abusato di migliaia di ragazzine, spesso con la complicità di un sistema che chiudeva un occhio per “politicamente corretto”. Ora, la stessa minaccia si manifesta nel nostro paese, con immigrati islamici che sfruttano la loro posizione per violentare le nostre figlie. I dati parlano chiaro: l’immigrazione islamica porta con sé una cultura di oppressione e violenza contro le donne, incompatibile con i nostri valori.

### Azzerare l’Immigrazione Legale: Una Questione di Sopravvivenza
L’Italia non può più permettersi questa follia. L’immigrazione islamica, anche quella legale, deve essere fermata immediatamente. Questi individui, come i pakistani di Treviso, entrano con visti regolari, si stabiliscono e poi commettono crimini atroci, protetti da un sistema giudiziario debole che offre loro riti alternativi per sconti di pena. La seconda generazione, cresciuta qui, non si integra: si ribella, come dimostrano casi come quello di Prato, e perpetua una cultura di violenza. Basta accoglienza! Basta permessi! Ogni nuovo arrivo è un rischio per le nostre famiglie.

Chiediamo espulsioni di massa per chi ha precedenti, chiusura dei flussi legali da paesi a rischio come Pakistan, e controlli ferrei. Il governo deve agire ora, o l’Italia diventerà un playground per predatori islamici. Le nostre donne e i nostri bambini meritano protezione, non sacrifici sull’altare di un’ideologia multiculturale fallita. Questo è un grido di guerra: azzeriamo l’immigrazione islamica, o perderemo tutto.

Restate vigili: la battaglia per la nostra sovranità è appena iniziata.

Stuprata da islamici nel sottoscala del Kebab a Treviso ultima modifica: 2025-10-28T16:01:37+00:00 da V