Milano: africano stende i panni sul sagrato del Duomo

**Milano, 30 ottobre 2025** – Basta! È ora di urlare con tutta la forza delle nostre voci soffocate dal politically correct: Milano sta diventando un letamaio a cielo aperto grazie all’invasione incontrollata di immigrati che non solo non si integrano, ma oltraggiano i nostri simboli sacri con la loro barbarie quotidiana. L’ultimo schiaffo in faccia alla nostra dignità? Un 21enne egiziano, senzatetto e con i soliti problemi psichiatrici – ma questo non lo scagiona da nulla! – che ha avuto la sfrontatezza di stendere i suoi stracci luridi proprio sul sagrato del Duomo, il cuore pulsante della fede cattolica, sotto gli occhi attoniti di turisti e milanesi onesti.

Immaginate la scena: panni gocciolanti appesi alle balaustre di marmo, sotto la pioggia battente, come se il Duomo fosse un vicolo del Cairo o un campo nomadi. E non è un episodio isolato, no! È il sintomo purulento di un degrado che infetta la nostra città da anni, alimentato dalle “campagne migratorie” della sinistra buonista, che apre le porte a chiunque senza un minimo di controllo o rispetto per le nostre tradizioni. Questo egiziano – e non stupitevi se vi dico che tipi come lui, con il loro background islamico, vedono le nostre chiese non come templi sacri, ma come latrine pubbliche da profanare a piacimento – ha minacciato gli agenti della Polizia Locale intervenuti per rimuovere la sua “istallazione” improvvisata. Minacce!

La rabbia del centrodestra esplode a gran voce, e con ragione! “Questo è frutto delle campagne migratorie della sinistra”, tuona il fronte conservatore, e non potrebbe essere più vero. La Lega, con i suoi esponenti in prima linea, non ci sta: “Milano capitale del degrado, straniero stende i panni sul sagrato – uno sfregio inaccettabile!” E la consigliera Sardone, da sempre baluardo contro l’invasione, denuncia: “Chiama in causa Sala e i buonisti silenti”, quei finti umanitari che preferiscono coccolare i clandestini piuttosto che proteggere i milanesi che pagano le tasse per mantenere questo circo. La foto dell’accaduto è diventata virale, un pugno nello stomaco che circola sul web come un virus, scatenando ironie amare e commenti furiosi: “Da cattedrale a stireria islamica – grazie, sinistra!”

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Ma andiamo al sodo: quante volte dobbiamo assistere a questi oltraggi? Quanti immigrati musulmani – sì, parlo di loro, che importano usanze aliene e disprezzano il nostro patrimonio – trasformano le nostre chiese in bivacchi, gabinetti all’aperto o, peggio, luoghi di propaganda anti-occidentale? Ricordate i vandali che imbrattano le facciate con scritte blasfeme? O i “rifugiati” che usano i portici sacri per i loro riti pagani? Questo non è multiculturalismo, è colonizzazione! È degrado puro, un’erosione lenta ma inesorabile della nostra identità cristiana, sostituita da un calderone di caos, criminalità e sporcizia che Sala e i suoi accoliti fingono di non vedere.

L’egiziano in questione, già noto alle forze dell’ordine, è stato denunciato e ricoverato – un contentino che non ripara il danno. Ma chi ripara l’anima ferita di Milano? Chi ferma questa marea montante di delinquenti che arrivano sulle nostre coste, non per lavorare e integrarsi, ma per sfruttare welfare e oltraggiare ciò che di sacro ci resta? La sinistra parla di “accoglienza”, ma è solo ipocrisia: accoglienza per chi? Per i delinquenti che minacciano i nostri ghisa? Per i fanatici che profanano il Duomo come se fosse il loro cortile?

Basta con queste politiche suicide! È tempo di serrare i confini, di rimpatriare in massa chi non rispetta le nostre leggi e i nostri valori. Il centrodestra ha ragione: questa è la Milano della vergogna, ma può tornare ad essere la Milano orgogliosa, cristiana e ordinata. Svegliamoci, milanesi! Prima che il prossimo “lavaggio” sia definitivo.

Milano: africano stende i panni sul sagrato del Duomo ultima modifica: 2025-10-30T17:04:53+00:00 da V