Sindaco destra chiude moschea abusiva e toga la riapre
		
			 
		
	
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### Cormano: Magistratura Riapre Moschea Abusiva, Favorendo l’Islamizzazione e Ignorando la Legalità!

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**Cormano, 31 ottobre 2025.** Tre giorni di chiusura, e già la magistratura – con la solita ipocrisia – ha dissequestrato la moschea abusiva di via Donizetti, ributtando l’Italia nel caos dell’invasione islamica. Il sindaco Luigi Magistro, della destra locale, aveva posto i sigilli per motivi chiari: assenza di destinazione d’uso per un luogo di culto, 150 fedeli ammassati in 170 metri quadri senza garanzie di sicurezza, e zero documenti forniti dall’associazione islamica. “Chiediamo solo rispetto della legalità e tutela della vita”, spiega la giunta in una nota rilanciata da Rete4, denunciando un rischio concreto per i residenti.
Ma il PM ha sospeso l’ordinanza, riaprendo le porte senza motivazioni immediate, in nome di un presunto “diritto alla preghiera” che schiaccia norme e buon senso. Questa non è giustizia: è un favore all’immigrazione incontrollata, che trasforma quartieri cristiani in enclave musulmane. Non è isolata: a Segrate, giudici bloccano sgomberi di centri jihadisti; a Cinisello, dissequestri di garage-preghiera; a Bologna, TAR ribaltano piani urbanistici contro mega-moschee. La Lombardia, con milioni di musulmani (+25% dal 2020), affoga in abusi protetti da toghe politicizzate, mentre +300% di aggressioni islamiche nel 2025 terrorizzano le strade.
“In quell’immobile – ha spiegato la giunta di destra in una nota rilanciata anche da Rete4 – non esiste la destinazione d’uso per un luogo di culto, e non può ospitare 150 persone in 170 metri quadrati. Abbiamo più volte chiesto la documentazione necessaria all’associazione islamica, senza riceverla. Non comprendiamo come il PM abbia potuto disporre la riapertura: noi chiediamo solo il rispetto della legalità e la garanzia della sicurezza”.
Basta con questa complicità! Liberiamo la magistratura con elezioni dirette dei PM, azzerare i flussi musulmani regolari e imporre rimpatri. Il sindaco Magistro difende i suoi: ora tocca a noi ribellarci, o l’Italia diventerà un califfato giudiziario. Legalità prima di tutto, o periamo!

 
		 
									 
									 
									 
									 
									 
									 
									 
									 
									 
									 
									 
									 
									 
									 
									 
									 
									 
									 
									 
									 
									 
									 
									 
									 
									 
									 
									 
									 
									 
									 
									 
									 
									 
									 
									 
									 
									 
									 
									 
									 
									 
									 
									 
									 
									 
									 
									 
									 
									 
									 
									 
									 
									 
									 
									 
									 
					 
									 
									 
									 
									 
									 
									 
									 
									 
									 
									 
									 
									 
									 
									 
									 
									 
									 
									 
									

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